Il peggio non muore mai. Si pensava che nella partita del "Renato Curi" di sedici giorni fa il Frosinone avesse toccato il fondo ed invece ecco che a smentirti è arrivata la prestazione avvilente del "Tombolato". Tre a zero a Perugia, identico risultato a Cittadella con la differenza che, se nella prima gara del 12 febbraio scorso i giallazzurri avevano regalato un solo gol, in quella di ieri pomeriggio li hanno "donati" tutti e tre.
Per sintetizzare fino all'osso: se la formazione di Fabio Grosso riesce a imporre la manovra, allora la partita se la gioca al di là del risultato finale, ma se invece fatica a prenderla in pugno con l'aggiunta che va anche sotto, allora va in depressione tecnica e mentale. Come è successo anche ieri in maniera peggiore.
Ora, però, non resta altro da fare se non dimenticare la nuova netta battuta d'arresto e pensare alla prossima di mercoledì al "Benito Stirpe" contro il Cosenza. Sperando che in Veneto si sia trattato soltanto di un altro incidente di percorso sulla strada sempre più breve che resta fino al termine del campionato.
In ogni caso i canarini sono ancora ottavi, ma se il campionato fosse finito ieri sarebbero fuori dai play per la peggiore situazione negli scontri diretti con Perugia e Cittadella che hanno i loro stessi punti. Nelle interviste post gara, Grosso ha molto sinteticamente parlato dei novanta minuti anche se non ha indicato i motivi che sono stati alla base della negativa prestazione della squadra.
«Siamo stati meritatamente sconfitti - ha subito precisato - e il fatto negativo è che al primo momento di difficoltà abbiamo lasciato scivolare via la partita. Questo, ovviamente, non deve accadere. Anche perché la gara l'abbiamo approcciata bene con alcune azioni e cross dalla destra. Poi alla prima occasione abbiamo preso gol, sul secondo abbiamo commesso una ingenuità subendo il raddoppio. In quei momenti la squadra avrebbe dovuto reagire e cercare di restare in partita perché tutto può cambiare in un'ora. Poi il terzo gol ha fatto il resto e nella ripresa ben poco abbiamo fatto anche perché tutto era stato deciso nella prima parte della gara».
Fatta questa premessa, Grosso ha tenuto a precisare che nel corso dei novanta minuti di gioco il Cittadella ha fatto tante cose meglio del Frosinone. Tre errori e altrettanti gol: tutta colpa di Barisic? «Si tratta di errori individuali molto gravi, ma possono capitare a tutti». Spontanea la domanda? Perché Barisic non è stato cambiato? La risposta di Grosso. «Nella mia carriera non ho mai sostituito un giocatore dopo errori di quel tipo. Semmai doveva essere cambiato l'atteggiamento in campo della squadra. Perché in venticinque minuti non devi concedere tre gol all'avversario che in tutta la partita ha costruito cinque azioni. Quindi non si tratta di scelte o se rifarei le stesse. Perché vai in campo con una formazione e nella ripresa la puoi cambiare con cinque sostituzioni. Anche le partite possono cambiare».
La seconda netta sconfitta dopo quella di Perugia potrebbe incidere sul rendimento della squadra chiamata di nuovo in campo mercoledì per affrontare il Cosenza? «A questo punto dovremo essere bravi a ricaricarci con energie nuove per pensare alla prossima gara ed affrontarla al massimo. Cioè cercando di rifare molto meglio tante cose fatte contro il Cittadella nel peggiore dei modi». E a proposito di Charpentier, che ha mostrato una fasciatura sul ginocchio, il tecnico ha riassicurato tutti precisando che non si tratta di nulla di grave. «Diversamente non lo avrei mandato in campo».
In campo invece torneranno oggi i canarini per sostenere una seduta di scarico per quanto riguarda coloro che hanno giocato. Per gli altri lavoro normale.