Gli errori, se di errori si tratta, nel calcio li commettono tutti. Può sbagliare l'arbitro ma possono farlo anche i portieri. Senza quello di Ravaglia il pianto finale di Pippo Inzaghi non ci sarebbe stato. Cinque minuti a dire le stesse cose su un rigore che, se c'era, l'arbitro non ha ritenuto di concederlo non avendone ravvisato gli estremi. E allora ha ragione Fabio Grosso che ha cercato di smorzare gli animi accesi di fine gara, riferendosi al tecnico del Brescia. «Anche lui lo sa che il risultato che ha ottenuto è bugiardo».

Si è visto lontano un miglio che il tecnico del Frosinone c'è rimasto male al gol beffa del pareggio messo a segno al 90' di gioco. È stato un errore di Ravaglia e lo stesso Grosso lo ha ammesso aggiungendo. «Il coraggio del ragazzo gli ha fatto commettere quella incertezza che è stata fatale. Peccato perché nel primo tempo, dopo aver preso il gol in inferiorità numerica, siamo riusciti a ribaltare il risultato con una prestazione della squadra che tutti hanno potuto apprezzare.
Riportiamo a casa una grandissima prestazione. I ragazzi hanno fatto una bella partita ed è un peccato uscire dal campo con un punticino soltanto. Ma indietro non si può tornare e allora bisogna guardare in avanti.
Lavoreremo per migliorare quei dettagli che ci hanno penalizzato».

Un attimo di pausa, poi Grosso ha continuato.
«È stata una partita che avremmo meritato di vincere contro un avversario molto forte. Abbiamo giocato un grandissimo primo tempo nel corso del quale abbiamo creato molte occasioni. Nella ripresa siamo stati bravi a subire poco e a continuare ad affrontare il Brescia con ritmo e intensità». Poi l'allenatore del Frosinone ha messo da parte il rammarico per la vittoria sfuggita in extremis per dichiarare. «Ora cercheremo di tramutare questa comprensibile amarezza in energia positiva che ci sarà utile dal momento che, come tutti sappiamo, il campionato è lungo e complicato». Gli applausi e l'entusiasmo dei tifosi forse possono mitigare la delusione? «Dobbiamo meritare l'entusiasmo che sta crescendo con le prestazioni e con la necessità di essere protagonisti per tutta la durata della gara.
Peccato per il finale».