Luigi Canotto è stato uno degli ultimi arrivati in casa Frosinone. E nonostante non ha svolto la preparazione per le note vicende accadute al Chievo (la società in cui giocava), il tecnico Grosso lo ha comunque gettato nella mischia dal primo minuto. Sia a Ferrara domenica contro Venezia nella gara di Coppa Italia che in questa sfida con il Parma. E il ragazzo ha sempre risposto nel migliore dei modi.

«Con il passare dei giorni dice sto iniziando a stare sempre meglio. Non bisogna dimenticare che praticamente non giocavo da due mesi. Ma piano piano mi sto inserendo. E per questo dico grazie a tutto lo staff. Davvero competente. Mi sta aiutando a ritrovare la forma e spero a breve di poter essere al 100%».
Prima di questa esperienza nel Frosinone, per lui due piazze importanti a livello di tifoseria come Verona e prima Castellammare.

Ma gli è bastata una sola partita allo "Stirpe" per capire che il calore dei supporter giallazzurri fa la differenza. «Sono un arma in più sicuramente. Ci hanno dato nel primo tempo una spinta incredibile. Poi è arrivata quella triste che è venuto a mancare uno di loro e questa cosa è stata molto brutta. L'unica cosa che possiamo dire è che siamo vicini alla famiglia». Infine una battuta sul risultato finale. «Il pari ci va stretto e dico che se avessimo perso questa notte non avrei dormito».