Un po' di sfortuna, tanta stanchezza dopo i 120 minuti di Cittadella ma anche la bravura del Pordenone e i cambi indovinati da Tesser. Nel mezzo, tre parate spettacolari di Bardi (qui la cronaca) che permettono al Frosinone di limitare i danni ed avere ancora un piccolo spiraglio nel quale infilarsi: a Trieste mercoledì prossimo dovrà vincere con due gol di scarto per qualificarsi alla finale playoff che mette in palio il terzo biglietto per accedere alla Serie A. Sarà difficile, ma difficile è la "regola" in questi spareggi.

Perde di misura il Frosinone di Alessandro Nesta, che non ripete la gara tutto cuore vista al "Tombolato", dove era stato capace di rimontare due gol e portare a casa il match (2-3). La stanchezza è affiorata troppo presto mentre il Pordenone, che non ha disputato il preliminare, ha retto bene il campo per tutti i novanta minuti. E in contropiede avrebbe anche potuto chiudere definitivamente la pratica playoff se Bardi non ci avesse messo i guantoni più volte, meritandosi il titolo di migliore in campo. Una nitida palla gol i canarini l'hanno avuta con Dionisi ma Di Gregorio è stato bravo ad intercettare il suo rasoterra. Primo tempo con ritmi bassi ma geometrie pulite e pochi rischi corsi. Nella ripresa il Frosinone ha alzato i giri ma ha esposto troppo il fianco agli avversari. Che hanno colpito con Tremolada, entrato da pochi secondi. Gran gol il suo: palla ricevuta al limite dell'area e siluro dritto in rete. Si gioca come detto fra tre giorni. Tutto rimandato alla gara di Trieste. I neroverdi avranno a disposizione non solo due risultati su tre (vittoria e pareggio) ma passerebbero il turno anche in caso di sconfitta con un solo gol di scarto. Sarà dura. Ma il Frosinone può ancora farcela...