Le grandi manovre per varare un Cassino competitivo sono già cominciate. Il programma stilato dal presidente Nicandro Rossi e avallato dal suo nuovo direttore generale Pierluigi Di Santo, prevede un anno di ulteriore rodaggio prima di tentare la scalata alla terza serie nazionale. In effetti il nuovo dirigente del sodalizio di via Appia ha in mente di ripercorrere il cammino compiuto negli ultimi anni col Rieti. Una stagione per gettare le basi quella successiva per fare il salto.
Le prime parole del neo diggì biancazzurro sono colme di entusiasmo per l'accordo col Cassino: «Desidero ringraziare il presidente Rossi che mi ha cercato in tutti i modi, mi sento lusingato di lavorare per questa società perché sono di Cassino e per me significa tornare a casa. Avevo altre proposte ma quando ho sentito dell'interessamento del sodalizio della mia città l'ho messa davanti a tutte, fare qualcosa d'importante per Cassino è motivo di grande orgoglio. Farò del mio meglio per ripagare la fiducia tramite il raggiungimento degli obiettivi prefissi». Di Santo ha le idee chiare: «Cominceremo dall'organizzazione societaria che, com'è noto, è quella che porta punti. Sono del parere che prima della squadra vada costruita un'intelaiatura societaria che permetta di dare una giusta base a chi scende in campo».

Per quanto riguarda i ranghi atletici il Cassino ricomincia da tre nomi. Due conferme e un ritorno. Il centrocampista Vincenzo Ricamato, l'attaccante portoghese Leo Abreu per il capitolo delle conferme, il centromediano Imperio Carcione, invece, è il gradito ritorno. Chiaramente Urbano non ci tiene a farsi scompaginare la rosa dello scorso anno e diversi altri sono in lista di attesa. In odore di conferma sono pure il portiere Della Pietra e il centrocampista Darboe. Per quanto riguarda i giovani in Età di Lega che sono stati il fiore all'occhiello della passata stagione, è tutto da vedere e Di Santo ha fatto ben intendere che molto dipenderà dalle pretese dei loro procuratori e che gli obiettivi sportivi vanno perseguiti tenendo in ordine i conti. Sotto il profilo societario arriva a dare una mano a Rossi nella duplice veste di vice presidente e presidente del settore giovanile, l'imprenditore napoletano Marco Rocca, professionalmente impegnato nel settore della distribuzione di farmaci a livello nazionale.  Verrà superato pure lo scoglio dell'adeguamento per la messa in sicurezza dello stadio "Salveti". Per non rischiare di dover giocare a porte chiuse o lontano dall'abbazia, provvederà la società sportiva a farsi carico di tutti gli oneri in luogo del Comune che non ha fondi. Al di là degli innegabili meriti sportivi, al sodalizio di via Appia va ascritto pure quello di aver rimesso a nuovo il campo "Manfredo Facchini", il cosiddetto "Campo 2", il quale ha praticamente cambiato volto; di aver, inoltre, realizzato al "Salveti" un tappeto erboso degno di categorie ben più blasonate della D.
Se da una parte patron Rossi fa investimenti nelle strutture, dall'altra cerca di tagliare le spese ritenute superflue: quest'anno niente ritiro in località appenniniche o nella termale Fiuggi. Si fa tutto in casa a partire dal prossimo 23 luglio fino al 12 di agosto. L'obiettivo, però, non si sposta di una virgola: serie C in due anni, senza porre limite alla provvidenza.