Quando un angolo battuto anche maluccio con la complicità di una svirgolata avversaria diventa l'innesco per la vittoria, significa che quella può essere la chiave di volta di un campionato. Specie se prima avevi infruttuosamente prodotto svariate occasioni da rete e rischiato anche di prendere gol per la smania di farne. I tre punti regalati dalla girata mancina di Giglio col Gaeta, possono dare lo slancio necessario al Cassino per far suo il campionato. A otto giornate dalla chiusura dei giochi, il Cassino si trova ad amministrare sette lunghezze di vantaggio sull'Audace che domenica sarà ospite al "Salveti".

Sono diversi gli indizi che possono far propendere verso la chiusura dei discorsi in vetta a favore dei biancazzurri. In primis, la prestazione di Gaeta. Intendiamoci, non è il Cassino delle prime giornate, prolifico avanti e sicuro dietro, ma i progressi visti con l'Artena sono stati confermati e incrementati al Riciniello. Due, la concorrenza. È apparsa meno granitica rispetto alle due giornate precedenti: le sconfitte dell'Aprilia e del Colleferro hanno dato ulteriore convinzione alla truppa di Castellucci e ammaccato le ambizioni di remuntada. Tre, lo scontro diretto casalingo di domenica con l'Audace. Sarà fondamentale vincerlo per allontanarsi anche dalla formazione romana e sancire la fuga definitiva. Il Cassino ha i mezzi tecnici ed il fattore campo dalla sua parte, anche se la squadra di Genazzano è tutt'altro che un cliente semplice. Quattro, il calendario. I biancazzurri hanno in casa cinque delle otto gare che mancano, a cominciare dalle prossime due: dopo l'Audace c'è il Morolo prima della trasferta ad Aprilia. Cinque, la testa. Se Mercurio e soci ritrovano completamente l'autostima non c'è avversario che tenga, ed in questo campionato è già stato dimostrato: all'andata Artena, Audace, Colleferro e Aprilia sono state battute.

Mister Castellucci comunque non fa scalette e preferisce ragionare partita per partita: «Ho troppa esperienza per sapere che le tabelle non si possono fare, l'insidia è su ogni gara - afferma il tecnico del Cassino - è un campionato dove tutte le squadre sono in grado di far punti con tutte. Più che fare tabelle io preferisco guardare i numeri che ci raccontano che il Cassino è primo a +7 dalla seconda, con una media inglese di +8. Mi soffermo sui gol fatti e quelli presi. Guardo alle vittorie conseguite e alle sconfitte subite, e queste ultime sono solo 2: una meritata col Lido dei Pini, una immeritata e maturata al 95' col Serpentara». Snocciola numeri Castellucci e poi affonda: «Il vero vantaggio è che noi abbiamo avuto un cammino regolare dall'inizio con una flessione fisiologica che capita anche alle migliori; le squadre che inseguono non possono sbagliare nulla perché quando sembra che stiano avvicinandosi basta toppare una gara per vanificare il tutto».
Facendo un passo indietro e analizzando la gara di Gaeta il tecnico del Cassino dichiara con orgoglio: «Abbiamo creato almeno dieci palle-gol, la vittoria poteva essere più tonda; la squadra ha giocato bene. È chiaro che ci siamo dovuti esporre al contropiede avversario in taluni momenti perché dovevamo segnare, ma era un rischio calcolato. Siamo allenati a difenderci in parità ed in inferiorità numerica».

Spostandoci a domenica prossima, Castellucci ha le idee chiare: «Certo che vincendo con l'Audace ci porteremmo a dieci punti di vantaggio sui romani che sarebbe a quel punto anche difficile da colmare, anche se tuttavia non si chiuderebbero i conti. Giochiamo 5 delle 8 gare finali in casa ed è sempre un vantaggio, specie se ci viene ottimizzato il terreno di gioco come assicuratoci dalla società. I nostri risultati si sono appannati quando più il terreno si conciava male».