I 33 giorni di stop Covid non hanno arrugginito il Cassino che si ripresenta in campo con la stessa tigna e lo stesso carattere di sempre. Il frutto della bella prova messa in campo dai "benedettini" è un ottimo punto giunto sull'ostico terreno di gioco del Muravera. Una lunghezza che fa brodo perché il Cassino conserva tre punti di vantaggio sui play out (ma con 5 gare da recuperare) dopo un turno sicuramente da prendere con le molle. Erano tanti gli interrogativi che accompagnavano i biancazzurri al nuovo debutto in terra sarda: l'inattività, il ritmo, qualche assenza. E invece ancora una volta nelle difficoltà si è dato il meglio. Sarebbe stato lecito aspettarsi qualche affanno in più per Carcione e soci che invece hanno sfoggiato di una condizione atletica invidiabile, come se la pausa non ci fosse mai stata, rischiando piuttosto pochino al cospetto di una formazione che, sebbene rimaneggiata in più di qualche effettivo, vantava comunque una panchina lunga e (immutate) velleità di inserimento in zona play-off.
Anzi, i cassinati ai punti sarebbero potuto anche andare oltre lo zero a zero finale. A proposito di assenze, anche mister Sandro Grossi doveva rinunciare a Tribelli e Orlando inventandosi Ginevrino accanto a Giglio in prima linea. La prova del classe 2004 è stata la solita di corsa e generosità impreziosita anche da un'occasione collezionata a metà prima frazione quando sfruttava la sponda del suo partner offensivo scaricando un destro che Vandelli riusciva a controllare a fatica.
La strategia del tecnico di Caira è stata tanto semplice quanto efficace: prendere la gestione delle redini della mediana per soffocare ogni tentativo d'imbastire azioni da parte della formazione sarrabese. Mossa indovinata e facilitata anche dalla qualità dei centrocampisti cassinati: Darboe continua a migliorare nell'impostazione del gioco confermandosi contestualmente un'autentica piovra nella zona nevralgica garantendo un filtro più che efficace alla difesa che viene, così, sgravata di una buona parte di lavoro sporco. La costruzione e la finalizzazione passano spesso, rispettivamente, per i piedi di Ricamato e di Lucchese che ha avuto almeno tre occasioni per far male.
L'ex Trastevere ha un'innata dote nel calamitare palloni in area riuscendosi a muovere a fari spenti fino al graffio sottomisura, una dote che sfugge sovente ai difensori avversari che se lo ritrovano a colpire sbucando dal nulla e che ha portato in dote già 4 pesanti marcature. Bene anche la cerniera difensiva che solo in un paio di circostanze se l'è vista brutta, ed entrambe in contropiede. Appunto sulle ripartenze c'è da prestare maggiore attenzione: nella circostanza del rigore parato da Del Giudice (nuova ottima prova la sua) a Virdis, il Cassino si faceva sorprendere battendo come peggio non avrebbe potuto un calcio d'angolo a favore, innescando la ripartenza gialloblù. Ma il campanello d'allarme era suonato già qualche minuto prima nella stessa circostanza ad opera dello stesso Virdis che non riusciva a concludere a porta spalancata da ottima posizione, forse tradito dal mancato intervento di Nurchi. Il meglio della fase offensiva veniva prodotto nel primo tempo dai benedettini quando andavano vicini al vantaggio in almeno 3 occasioni. La ripresa era più equilibrata coi padroni di casa che cercavano di far valere la propria classifica senza, tuttavia, riuscirci: alla fine della fiera il pareggio rispecchiava l'andamento della gara. 
Adesso il Cassino tornerà in campo nella sfida pre Pasqua prevista per giovedì prossimo al "Salveti", ospite di turno sarà la temibile Vis Artena, reduce di un poker di vittorie, che viaggia in odor di secondo posto, occupato dal Latina a due punti. E per questo ultimo scorcio di stagione il Cassino arricchisce il proprio comparto di "Età di Lega" prelevando in prestito dal Gaeta l'esterno Dragos Azoitei ('02).