Si va verso uno sblocco della situazione inerente la ripartenza del campionato di Eccellenza mentre tramontano del tutto le possibilità di un ritorno in campo, a qualsiasi titolo ed in qualsiasi forma, dei livelli inferiori (dalla Promozione alla Terza categoria) del calcio dilettantistico. E' quanto emerge dalla ridda di comunicati che negli ultimi tre giorni hanno visto protagonisti Lega Nazionale Dilettanti, FIGC e Coni.
L'organizzazione presieduta da Cosimo Sibilia, come è noto, dallo scorso 5 febbraio si era espressa circa la possibilità di concedere alla massima categoria regionale la possibilità di tornare in campo. Questo dopo una lunga e capillare fase di ascolto delle società e degli addetti ai lavori avvenuta in seno ai singoli Comitati Regionali.
Dopo quell'appuntamento si è avvertita forte la sensazione che si fosse ad un passo dalla possibile ripartenza ed invece nelle due settimane a seguire si è verificato uno stallo decisionale quasi totale. E' stato il Coni, su richiesta della LND, a fare il passo successivo concedendo lo status di torneo a ‘preminente carattere nazionale' all'Eccellenza e ripassando la palla alla Federazione circa le modalità e i tempi con il quale prevedere il restart.
Una decisione che, invece, è rimasta inevasa fino a poche ore fa quando la FIGC ha confermato l'indirizzo dato dal Comitato Olimpico. Queata di seguito la nota della Federazione: «A seguito della richiesta inviata dalla FIGC, il CONI ha condiviso che il Campionato di Eccellenza può considerarsi di "preminente interesse nazionale", al fine di una sua ripresa dell'attività.
Per dare riscontro definitivo sulle indicazioni e sulle modalità della eventuale ripresa, l'argomento sarà posto all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Federale, in programma nei primi giorni di marzo».
Insomma sembra che la lunga attesa dell'Eccellenza debba considerarsi vicina alla sua fine e che ci si debba attrezzare per una ripartenza. Usiamo il condizionale perchè chiaramente l'andamento della pandemia, che negli ultimi tempi ha subito una grave recrudescenza, potrebbe influenzare le decisioni del Consiglio Federale che potrebbe anche essere costretto a fare i conti con una situazione sanitaria del tutto diversa.
Quel che sembra, però, del tutto evidente è che una decisione occorre certo prenderla, in un senso o nell'altro.
Il tempo per riportare in campo le migliaia di persone che animano questo campionato non è infinito e tutti concordano che una eventuale ripartenza non potrebbe subire ulteriori rinvii.
Come detto, invece, nulla di nuovo per le altre categorie. L'annuncio del ministro della Salute Speranza, circa il fatto che nel Dpcm che andrà in vigore dal 6 marzo fino al 6 aprile non ci saranno alleggerimenti delle restrizioni, di fatto chiude qualsiasi chance per la ripresa degli altri campionati. Il calcio dilettantistico dalla Promozione alla Terza Categoria, dunque, da appuntamento alla prossima stagione. Una prospettiva annunciata ma che comunque lascerà un solco profondo all'intero movimento di base il quale sarà chiamato a reggere l'urto di una situazione che, certamente, rischia di mutarne in maniera drastica il proprio volto. Occorrerà tanto sostegno alle società e agli addetti ai lavori per permettere al calcio dei dilettanti di non perdere per strada tanta parte di esso.