«Non sarà la categoria di appartenenza a farci cambiare approccio».  Così esordisce Guido Bruno, direttore generale della Pro Calcio Isola Liri a proposito di come il sodalizio biancorosso intende affrontare il prossimo campionato. E ancora: «Dobbiamo attendere le decisioni del Comitato Regionale che, ci si augura, verranno rese note in occasione del Consiglio Federale del 25 giugno ma in ogni caso credo proprio che faremo domanda di ripescaggio».
Pensate di avere le carte in regola per ambire al salto di categoria?
«Assolutamente si. Al momento dello stop eravamo pienamente in corsa per il primato ma aldilà di questo pensiamo comunque di essere ben messi in un ipotetico ranking regionale delle squadre da ripescare. Se non abbiamo fatto male i calcoli, anzi, dovremmo essere la migliore seconda di tutti i gironi di Prima Categoria».
Cosa significherà, eventualmente, per la vostra squadra il ripescaggio in Promozione?
«Il giusto premio per il nostro lavoro e un livello calcistico che inizia ad essere consono alla storia sportiva di questa città. Dal punto di vista societario, però, non faremo stravolgimenti».


Puoi chiarirci meglio questo concetto?
«E' semplice: noi non siamo tra le società che basano le loro fortune sul budget economico a disposizione. Il nostro capitale principale si chiama lavoro ma anche competenza, passione e, soprattutto, settore giovanile. E' sempre stato cosi e sarà cosi anche in futuro perchè siamo convinti che questo modo di fare calcio pagherà».
Intanto avete messo in atto ad un piccola ma significativa riorganizzazione delle squadre...
«Abbiamo staccato l'under 19 dal settore giovanile per farla diventare organica alla prima squadra. La scelta è stata fatta proprio alla luce di quanto espresso prima e dell'importanza che riserviamo ai ragazzi. In prima squadra ci sono tanti elementi che potrebbero giocare in Under 19 e viceversa e i due gruppi a questo punto sono stati fusi in un solo blocco. A seconda delle esigenze o della maturazione dei singoli lo staff tecnico deciderà dove ‘allocare' i calciatori. Al momento sono circa 15 i ragazzi della Under 19 che potrebbero interessare la prima squadra e ci è sembrato naturale unire i due gruppi facendoli coordinare da un unico staff».
Che anche quest'anno sarà guidato da Bruno Mizzoni?
«Si, Bruno ci ha manifestato la sua volontà di voler fare un'altra esperienza alla guida della nostra squadra e noi non abbiamo avuto dubbi ad accordargli questa facoltà. E' un risultato che si è meritato sul campo ed è un riconoscimento al suo aver sposato la nostra filosofia di calcio. Insieme a lui avremo Davide Pesce che prosegue il suo percorso interno di crescita. Su Davide puntiamo molto in prospettiva e arriverà anche il suo momento. A completare il quadro abbiamo Matteo Venditti che sarà il responsabile della preparazione delle due squadre».
A proposito di squadra, per voi è già iniziato il ‘mercato'?
«Abbiamo le idee abbastanza chiare. Del gruppo dello scorso anno almeno 11-12 elementi saranno riconfermati. A questi si devono aggiungere un paio di ragazzi che dalla Under 19 saliranno in pianta stabile e i ritorni dal presiti di Cancelli e Campoli dalle giovanili del Sora. Inoltre contiamo di far esordire un paio di 2003 e a questo punto i calciatori che mancano sono pochi. L'idea è di prendere un difensore centrale che porti esperienza e qualche altro innesto che però sia in sintonia con l'approccio descritto in premessa».
Insomma, che sia Promozione o meno, in casa Isola Liri hanno le idee chiare e soprattutto un progetto preciso che mira alla sostenibilità nel corso del tempo e alla valorizzazione di un settore giovanile tra i migliori in provincia e capace di competere anche con i giganteschi vivai delle società capitoline.


INTANTO LA SOCIETA' UFFICIALIZZAVA MIZZONI

Bruno Mizzoni-Isola Liri sarà il binomio anche nel film colorato di bianco e rosso del campionato 2020/2021. E' l'annuncio del club dai canali socil ufficiaili. In cui si sottoloneano fede, coraggio, immaginazione. Tanta polvere magica scorre ancora nella clessidra di un tempo che per lui sembra non fermarsi mai quando disegna le strategie per la passione di una vita: il calcio. «Il valore aggiunto del club della città delle Cascate punterà a valorizzare la categoria etnica dei giovani talentuosi, perché è a loro che lo "Special One" del "Nazareth" vuole affidare le chiavi della squadra. Un pensatore senza dogmi, insieme al suo confermatissimo vice, Davide Pesce, Mizzoni è fatto così: cambia, sterza, inventa. Ama sperimentare e con il presidente Luca Bruno e lo staff dirigenziale ha trovato ulteriori stimoli e motivazioni per scrivere un nuovo capitolo di questa avventura».
«Il progetto continua secondo gli ideali che la società ci chiede di perseguire e raggiungere. È giusto che come i ragazzi ambiscano ad arrivare in prima squadra, anche gli allenatori possano nutrire e coltivare questo obiettivo di allenare la squadra che rappresenta una città intera. Quanto prima ci sarà il passaggio di testimone». Bruno Mizzoni è uno di poche parole, preferisce lasciare giudizi, opinioni, verdetti al campo, ma la sua filosofia di calcio resta inossidabile: «Ci divertiremo a prescindere dal girone di appartenenza nel campionato che verrà. Il nostro proposito sarà sempre di arrivare a creare un ambiente Isola Liri che si basi sui giovani locali, come si faceva tanti anni fa. Facciamo un passo indietro, ricominciamo dagli anni '60 e '70 perché a volte non sempre si possono fare passi in avanti. Esistono dei limiti, oltre i quali bisogna fermarsi e guardarsi attorno. Noi stiamo cercando di arrivare non so dove: questo ce lo diranno i ragazzi, i giovani che stiamo formando, crescendo ci diranno il livello e la categoria che l'Isola Liri può fare».