Doveva essere una semplice rimpatriata tra vecchi amici ma si è trasformata in un evento amarcord che ha ricordato la prima stagione in Serie C a Cassino. Venerdì scorso a San Donato Val Comino si è tenuta una vera e propria reunion a larghi ranghi di quella squadra che partecipò per la prima volta in assoluto ad un torneo professionistico, riuscendo a conquistare la salvezza. Promotore dell'iniziativa è stato Gianni Ranaldi, figura polivalente del calcio cassinate, all'epoca Direttore Sportivo: «Non immaginavo neanche io un'adesione così massiccia - confessa Ranaldi non senza emozione - è stato davvero un evento da magone allo stomaco, ho rincontrato tanti calciatori dell'epoca con i quali compimmo una grande impresa salvandoci in un girone di ferro». Era la stagione 1978-79 quando il Cassino fu ripescato per meriti sportivi nella quarta categoria nazionale nell'anno in cui fu istituita la Serie C2. I biancazzurri vi accedettero per meriti sportivi all'indomani di un maiuscolo campionato di Serie D nel quale si classificarono sesti. Ampia l'adesione all'invito di Ranaldi a rivedersi in memoria di quei tempi: l'allora presidente Rodolfo D'Ambrosio, i fratelli Corrado e Massimo Urbano, Renato De Sanctis, Donato Cellucci, Renato Pizzi, Willy Esposito, Vito Lampugnani, Fabio Salvatici, Andrea Incagnoli. «È stata un'emozione indescrivibile rivedere calciatori del genere - continua l'ex diesse benedettino - in particolar modo Willy Esposito che incantava in campo con la palla ai piedi. Attorno a quella squadra ruotava gente di spessore anche fuori dal campo come il medico sociale Antonio Morra, primario del pronto soccorso, e il professor Gino Salveti. Fu un anno calcisticamente molto complicato con Vincenzo Montefusco che venne richiamato in luogo di Bruno Mora che a sua volta lo sostituì, le risorse economiche erano limitate e non esistevano grandi sponsorizzazioni, il presidente D'Ambrosio operò un grande mercato di riparazione che ci consentì di salvarci all'ultima giornata (di appena un punto sul Ragusa, ndc) battendo all'inglese Messina (doppietta di Scardovi, ndc)». Determinante fu l'apporto di un giovanissimo Corrado Urbano che con un suo guizzo realizzò una fondamentale marcatura a Trapani che strappò un punto d'oro nel penultimo turno di campionato. «Sono tanti gli aneddoti ripercorsi - ricorda Ranaldi - il più simpatico risaliva all'ottobre del '78 quando nella gara interna col Marsala un fischio deciso proveniente dalla tribuna ingannò la nostra retroguardia che ipotizzò lo stop del gioco mentre Umile, invece, concretizzò la sua azione offensiva: non ci fu verso di far capire al direttore di gioco la nostra visione dei fatti».
«È stata davvero una bellissima giornata, sono orgoglioso d'averla promossa».
Calcio Amarcord
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Cassino - Si sono ritrovati a San Donato per raccontarsi le gesta del campionato di Serie D e di quel sesto posto che venne trasformato per meriti sportivi
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