Stagione trionfale per il Guarcino che solo due anni fa aveva festeggiato alla grande il ritorno in Prima categoria dopo ben 35 anni e ora sogna addirittura il passo successivo. Si attende il verdetto della Lega Dilettanti, ma la proposta sembra chiara: le prime in classifica al momento dello stop salgono di categoria. Per il Guarcino sarebbe la prima volta in Promozione e quindi si concretizzerebbe un traguardo storico. Valorizzazione dei ragazzi del posto e nessuna spesa folle la politica societaria, per una compagine che prima dell'emergenza sanitaria viaggiava imbattuta al comando del girone con 4 punti di vantaggio sulla diretta inseguitrice Isola Liri e addirittura 7 sul Colli terzo in classifica a 8 giornate dal termine.

Riccardo Strambi è il condottiero della squadra guarcinese; mister, per essere il più giovane della categoria e per aver guidato una formazione che nessuno dava per favorita davvero niente male. Con la Promozione si scriverebbe una pagina di storia del Guarcino...
«Sarebbe una pagina di storia bellissima, anche se rimane il rammarico per non aver potuto completare la stagione. Vincere sul campo è una altra cosa, ha un sapore diverso. Ma siamo ancora nel campo delle ipotesi, aspettiamo notizie ufficiali. Con l'emergenza sanitaria,  divenuta peraltro emergenza economica e sociale, rammaricarsi per il calcio dilettantistico sarebbe delittuoso. Il pensiero va alle vittime e a chi ancora oggi sta combattendo questo mostro invisibile. Ci sarà un verdetto che rispetteremo, anche eventualmente comprendendo il rammarico di altre società che si sentiranno penalizzate da questa decisione. Certo che il Guarcino in Promozione per la prima volta sarebbe un motivo di orgoglio».
Qual è stato il segreto per essere la sorpresa positiva di questo campionato?
«Il merito è tutto dei ragazzi, straordinari nella disponibilità e nei comportamenti oltre che bravissimi giocatori. Dovrei nominare tutti in ordine alfabetico perchè ognuno ha fornito un grosso contributo. Sono forti e meritavano il riconoscimento che questa cavalcata gli dà, perché quanto fatto prima dello stop è stato evidente a tutti e resta, non si dimentica. Poi l'esperienza di Gianni Di Rocco, l'aiuto importante di Flavio Ferrari. Il Presidente Restante, i vice Bianchi e Moriconi, il ds Cianfrocca e poi gli Ultras Guarcino: a ognuno di loro posso dire solo grazie. Persone eccezionali».
E qual è stato il contributo di mister Strambi?
«Preferisco lo dicano gli altri, io so di aver dato tutto e di essermi divertito tantissimo, che poi è il segreto per ogni cosa. Faccio un piccolo excursus delle squadre che hanno vinto questo campionato gli anni scorsi: Ceccano, Ferentino, Anagni qualche anno fa così come Alatri. Ora c'è una possibilità per il Guarcino, con un budget neanche paragonabile a queste altre società che hanno un blasone che non scopro io. È evidente che sia stato fatto un lavoro importante».
Eppure..
«La premessa è che il campionato non si è terminato, ma voglio ricordare qualche numero: unica squadra di tutti i gironi imbattuta, miglior difesa, secondo miglior attacco, scontri diretti con Isola e Colli da disputare in casa. Ai miei ragazzi posso fare solo i complimenti».
Va bene la cautela, ma diciamocelo. Sarà Promozione. Siete pronti?
«Se dovesse essere la vivremo come un premio, consapevoli che raggiungere la salvezza sarà una impresa. Ma in fondo nessuno avrebbe mai immaginato il Guarcino in Promozione: sarà una nuova mission impossible per noi. Ripartiremo da questo blocco cercando di colmare gap tecnico e di esperienza con il lavoro e la voglia che ci contraddistingue».
Proseguiamo con le ipotesi. Guarcino in Promozione e la tua Alatri in Prima categoria. Sono diversi gli apprezzamenti che circolano per il tuo lavoro, resti sicuro alla guida dei gialloblù?
«Gli apprezzamenti fanno piacere e ad Alatri auguro il meglio e di tornare presto dove le compete. La società verderosa saprà fare le giuste scelte. Riguardo noi, le sfide difficili sono affascinanti: lotteremo per salvarci e daremo tutto. Ma ripeto: per noi è un premio, non una ossessione».