Il grande wrestling in Ciociaria. Per la IWA, promotion di wrestling operante nella città di Frosinone, dopo il recente successo dell'evento "IWA Lotta Per Frusna", svoltosi presso la palestra Coni del capoluogo, che ha fatto seguito a quello dei due precedenti: "IWA La battaglia d'Inverno" e "IWA La legge della strada" è giunto il momento di pianificare il futuro. A questo proposito è di pochi giorni fa l'annuncio del prossimo spettacolo della federazione.

Cresce l'attesa per "IWA Divide et Impera" che si svolgerà a Frosinone il 17 Settembre. Ai primi spettacoli hanno partecipato professionisti del quadrato: Karim Brigante, Red Devil, Dave Blasco, Flavio Augusto, Chris Steel, Mister Mastodont, Mr. Excellent e Black Ice per quanto riguarda i lottatori italiani. Gianni Valletta e Francesco Messina come stelle internazionali. Proprio con l'intento di creare i talenti del futuro, di questo sport-spettacolo, la IWA ha aperto una propria scuola, già operativa dal mese di febbraio nella Palestra Maluma Martial Arts di Frosinone, delmaestro Mauro Magliocchetti, dove a seguire i ragazzi c'è l'head trainer Dave Blasco, uno dei pochi italiani ad essere stato allenato dalla leggenda del Pro Wrestling Mondiale: lo statunitense Harley Race. Con questi presupposti, con la collaborazione proficua con OPES Frosinone e anche grazie ad un accordo con la piattaforma online mondiale Powerbomb.tv, che permette la diffusione d tutti i suoi spettacoli in mondovisione, la Italian Wrestling Association può guardare con moderato ottimismo al futuro, fiera dei successi finora ottenuti finora. Abbiamo fatto qualche domanda al presidente Iwa Diego Piacentini di Frosinone.

Come è nata questa idea?
«IWA è nata dalla voglia di non restare più a guardare dal divano di casa o tra gli spettatori, ma di vivere il wrestling a trecentosessanta gradi. Ad ottobre 2016 il primo evento a Ceprano e da gennaio 2017 la vera e proprio evoluzione e crescita della promotion, con susseguente apertura della scuola a Frosinone».

Quali riscontri avete avuto fino a questo momento?
«Tiepido all'inizio, ma oggi abbiamo un pubblico fedele, con una punta di quasi ducento spettatori, raccolti durante "IWA Battaglia d'Inverno", show di gennaio ad Anagni. Possiamo contare almeno su un centinaio di "IWAmaniacs", sempre presenti ai nostri show. Considero la risposta della Ciociaria molto positiva».

Perché appassionarsi al wrestling?
«Il wrestling è uno sport particolare, la componente agonistica è importante come quella spettacolare. Partendo da questo presupposto, i lottatori sul ring raccontano una storia, uno spaccato di vita, portato naturalmente all'esagerazione, per far sorridere il pubblico, specialmente i bambini e farli riflettere. Non dovete vederci come "il lupo cattivo": il nostro obiettivo è quello di far divertire e far passare alla gente qualche ora in modo spensierato. Gli ideali sono nobili anche se espressi in maniera stravagante!».

Dove il wrestling ha maggiore seguito? E la Ciociaria in questo contesto dove si colloca?
«Molti appassionati sono concentrati nel Nord Italia. All'estero ha molto seguito in Usa. Ad ogni modo non mi sarei aspettato una voglia di wrestling così forte in Ciociaria: ho visto grandi e piccini tifare e divertirsi ai nostri spettacoli. E questo fa molto piacere».

Obiettivi e progetti per il futuro?
«Quando siamo partiti l'obiettivo era quello di fare sempre uno show in più. Ora le cose sono veramente cambiate e con il progetto scuola, con il ring di proprietà che avremo a settembre, vogliamo far crescere dei ragazzi e chissà - magari - portarli al successo. Un altro obiettivo fondamentale è quello di portare il wrestling tra i bambini e nelle scuole e anche tra chi soffre, renderlo di massa e non di nicchia. Questo è ciò che vogliamo. E in più rendere la Ciociaria... la terra del wrestling!».