Il 7° Rally Internazionale Lirenas, prima prova della International Rally Cup è stato conquistato da Luca Rossetti ed Eleonora Mori, con una Skoda Fabia R5. Il pordenonese già Campione Europeo ed italiano, e la giovane copilota veneta hanno iniziato dunque al meglio la loro avventura nella serie internazionale con un successo di alto profilo, arrivato con la leadership conquistata a tre quarti di gara. Hanno infatti rilevato al comando il bresciano Luca Pedersoli, affiancato da Anna Tomasi, su una più potente Citroen C4 WRC, fermati a due prove dal termine dalla rottura del supporto di un ammortizzatore.

L'evento creato da World Events Racing con il Gruppo Ecoliri Spa, ha riportato a Cassino il grande rally dopo dieci anni di pausa ed il territorio ha risposto al meglio con un grande sostegno e calore nei due giorni di gara, seguitissimi da un pubblico appassionato, quello davvero delle grandi occasioni.

La cronaca parla di un Pedersoli risoluto e deciso in avvio di gara, poi bravo a tenere i nervi saldi quando Rossetti cercava di impensierirlo ed una volta che il bresciano ha alzato bandiera bianca, a "Rox" è toccato comunque aspettare il responso dell'ultimo, lungo tratto cronometrato di ben trenta chilometri, per eleggersi vincitore, mentre la seconda posizione è andata al lombardo Alessandro Re, affiancato dal lucchese Ciucci su una Ford Fiesta WRC. Una gara sempre di vertice, per il figlio d'arte (il padre, Felice, correva pure lui e si è fermato nelle prime battute per noie al cambio alla Ford Fiesta WRC), che ha corso senza problemi di sorta e senza errori, meritandosi gli elogi più veri.

Il gradino più basso del podio è andato nelle mani del varesotto Andrea Crugnola, con una Ford Fiesta R5, assecondato da Michele Ferrara. Una gara quasi tutta in salita, quella di Crugnola, incappato in due errori nella fase centrale del confronto, che gli hanno fatto perdere leggermente terreno dai vertici. Una bella rimonta, comunque, la sua, che gli ha permesso di sopravanzare all'ultimo tuffo l'ottimo veneto Andrea Dal Ponte, con Danese alle note (quarti assoluti), su una Ford Fiesta WRC, limitati nel finale da un testacoda e da problemi ai freni.

La top five è completata dal biellese Corrado Pinzano, con una Skoda Fabia R5 con la quale ha cercato il miglior feeling, obiettivo identico al sempre convincente frusinate Tonino Di Cosimo (stessa vettura), finito sesto. Il bresciano "Pedro" ha portato la sua Hyundai i20 WRC al settimo posto finale, cercando soprattutto un dialogo ottimale con la integrale sudcoreana, ottavo ha finito il duo toscano Cresci-Ciabatti (Ford Fiesta WRC), in gara soprattutto per smaltire la molta "ruggine" di un'attività sportiva ridotta mentre la nona posizione è stata presa in consegna dal sempre veloce ed affidabile pisano Michele Rovatti, primo tra le due ruote motrici con la sua Renault Clio R3C. I dieci dell'assoluta sono chiusi dalla gialla Ford Fiesta R5 di Roncoroni-Brusadelli.

Diversi i ritiri "eccellenti": dall'ex Campione Italiano Junior Giuseppe Testa, non partito stamane per problemi alla turbina della Mitsubishi Lancer Evo IX che aveva in dotazione, i toscani "Ciava" (idroguida alla sua Ford Fiesta WRC) e Michelini (Ford Fiesta R5 - abbandono volontario), il già menzionato Felice Re ed il gentleman Luigi Fontana (Hyundai i20 WRC - incidente-PS4).

Spettacolari i duelli nei trofei monomarca: nel "Trofeo Peugeot 208 Competition" vittoria per il piacentino Gabriele Cogni, nel "Renault Clio R3C" successo per Rovatti, nel "Corri con Clio N3" ha primeggiato Paolo Abatecola e nei due "Twingo" sorrisi per Caserza (Twingo R1) e Comendulli (Twingo R2).

Il Rally del Lazio "regionale" è stato vinto in sicurezza da Sulpizio-Pittiglio, con una Ford Fiesta R5. La seconda posizione è andata alla Mitsubishi Lancer di Polisini-Iscaro, a 1'03"4 e terzi Sorci-Manfredi a 2'03"2, con una Renault Clio R3C.

Positivo il bilancio dell'evento, pensato per dare sostegno ed immagine al territorio, grazie ad uno sforzo congiunto tra organizzazione, partner e amministrazioni locali. Oltre allo sport sono state organizzate iniziative collaterali tutte seguite ed apprezzate, fattori che hanno definito il "re-start" della gara come un target raggiunto, pronto a guardare oltre, per gli anni a venire.