I Bisonti rugby sono una realtà nel campionato nazionale della Regione Lazio ormai da diverso tempo. Da tre anni infatti la squadra composta da detenuti della Casa Circondariale di Frosinone e in particolare dal reparto di Alta Sicurezza dell'istituto penitenziario, milita nel campionato di Serie C Regione Lazio.

Dopo un avvio di campionato da urlo, con quattro vittorie consecutive, il rendimento dei Bisonti quest'anno è calato drasticamente, tanto che hanno perso tre partite di fila. Fino al 31 gennaio scorso quando Precius e compagni sono tornati alla vittoria contro la squadra di Frascati.

Nell'ultimo turno (giocato domenica scorsa) i Bisonti hanno invece pareggiato (29-29 il risultato finale) contro la la Lazio Old Clan Rugby, avversario tutt'altro che semplice. La partita, come lo stesso capitano della squadra di Frosinone racconta: «è stata molto intensa e combattuta. Abbiamo chiuso il primo tempo in svantaggio di quattro mete ad una. Ma la nostra è una squadra che non molla, anzi combatte sempre e comunque fino alla fine. Così nel secondo tempo siamo riusciti a recuperare, ma purtroppo era ormai troppo tardi e ci siamo dovuti accontentare del pareggio».

Domenica prossima i Bisonti saranno impegnati nell'interessante sfida contro il Ceccano. Ma al di là del calendario e della classifica appare chiaro come per questi ragazzi lo sport assuma un significato più alto. Per provare a renderne un'idea lasciamo ancora una volta la parola a Precius, capitano della squadra dell'Istituto che ci ha scritto una lettera di cui pubblichiamo un estratto: "Nelle carceri quando hai superato i tre gradi di giudizio e sei ormai condannato definitivamente, la fortuna ti sembra un miraggio poichè sai quanto è lungo il viaggio che dovrai percorrere. Noi detenuti della Casa Circondariale di Frosinone del reparto Alta Sicurezza un pò di fortuna però possiamo dire di averla avuto. Abbiamo infatti il grande privilegio, concesso dall'ottima direzione di questo carcere, di praticare uno sport nobile ed esemplare come il rugby. Da tre anni infatti siamo iscritti al campionato nazionale ed ogni domenica disputiamo una partita qui nella casa circondariale contro altre squadre del nostro girone. Ovviamente non abbiamo il permesso di uscire, ma ci accontentiamo di giocare tutte le partite nel nostro istituto".