Ci sarà anche un pezzo della Ciociaria domenica prossima sul campo di Savignano sul Panaro, a Modena. Ci sarà il grande entusiasmo di chi ha dato il massimo affinché alle sue ragazze venissero trasmesse quella carica, quella forza, quella determinazione che fanno di una squadra un'arma vincente. Ci sarà quella stessa determinazione avuta fino ad ora e che potrebbe portare per la prima volta la squadra femminile della Spal ad alzare la Coppia Italia, entrando così nella storia.

A un passo dall'obiettivo Mauro Rotondi, ciociaro doc, responsabile del settore femminile Spal e presidente Accademia Spal (scuola calcio). Dopodomani l'Accademia Spal femminile disputerà la finale della Coppa Italia. La prima squadra Accademia Spal femminile milita nel campionato di eccellenza Emilia Romagna e attualmente è al 1° posto. Da Rotondi ci siamo fatti raccontare come nasce la sua passione per lo sport che lo ha portato a realizzare un progetto importante nato nel 2017 e che sta portando la squadra a raggiungere risultati lusinghieri. Dopo aver iniziato come collaboratore tecnico nel settore giovanile, ha fatto da team manager con varie selezioni femminili fino ad arrivare alla prima squadra. Da settembre 2021 è responsabile e presidente di Accademia Spal, la società scuola calcio che si occupa anche dell'inquadramento tecnico dei nati tra il 2015 e il 2017.

Prima di arrivare a Ferrara ha giocato in Ciociaria…
«Ho giocato nella Stella azzurra di Porrino, frazione di Monte San Giovanni Campano, la mia città. Poi mi sono trasferito a Ferrara per lavoro. Sono stato sempre alla Spal. Prima come collaboratore tecnico e poi in vari corsi Figc e Coni come mental coach, team manager e per un master in management dello sport. Dopo ruoli da team manager nelle giovanili sono passato in prima squadra, fino al settembre 2021, quando il presidente americano Joe Tacopina mi ha dato l'incarico di responsabile del settore femminile della Spal».

Domenica prossima la grande sfida...
«Questi ultimi novanta minuti sono e potranno essere importanti, in quanto potrebbe essere il primo titolo femminile della storia estense».

Torna ogni tanto nella sua terra?
«Sono molto legato alla mia terra. Tra l'altro i miei genitori e tutti i miei parenti sono in Ciociaria e quando riesco scappo a fare un salto. Ho festeggiato Capodanno a Monte San Giovanni Campano».

Anche sua figlia Martina segue le sue orme…
«Martina è capitano dell'under 15 e gioca dall'età di 7 anni».

Progetti futuri?
«Per quanto riguarda il settore giovanile femminile, il progetto è quello di far crescere e valorizzare sempre più le nostre ragazze. Tra i desideri quello, un giorno, di poter lavorare nella squadra del mio cuore, il Frosinone, che ho iniziato a seguire da piccolissimo. Avevo otto anni. Una passione nata grazie a mio zio che ogni domenica mi portava al Comunale a tifare i vari Davato, Cari, Perrotti, Malaman, Colagiovanni (calciatori degli anni 80/90). Seguo con attenzione il Frosinone femminile che milita nel girone C della serie C». Intanto domenica prossima Mauro Rotondi, con la squadra femminile della Spal e tutto lo staff, è pronto a scrivere la storia. Il tifo arriva anche dalla Ciociaria e in particolare da Monte San Giovanni Campano».