Il verdetto è stato unanime: Ivan D'Adamo si conferma campione italiano dei Pesi Massimi.
Nella serata dello scorso sabato, presso il PalaPolsinelli di Sora, "il Terribile" ha mantenuto la promessa e quanto dichiarato senza indugio da quel profetico soprannome e si è tenuto stretta la cintura. Contro l'isolano Paolo Iannucci è stato un match combattuto dall'inizio alla fine, equilibrato, estenuante ma l'atleta di Sant'Elia Fiumerapido ha guadagnato la vittoria ai punti secondo l'intera giuria (97-94; 96-94; 97-93). Un risultato che ha onorato anche l'impegno dello sfidante, il quale ha mostrato di poter dare filo da torcere a chiunque. L'incontro ha tenuto i tanti presenti al "Boxing Night" di Sora con il fiato sospeso e gli occhi incollati su quel quadrato che ha dato ragione a D'Adamo, allenato da Giuseppe Tucciarone della Gs Training Cassino. E alla legge dei guantoni è difficile sfuggire.

Ivan aveva annunciato battaglia in conferenza con la chiara intenzione di restare sul tetto d'Italia e ha mantenuto la promessa. Neppure ha fatto mistero, a fine gara, delle forze spese in quelle dieci riprese contro un avversario di tutto rispetto: «Pensavo di aver più forza nelle gambe ed invece ho sofferto un po'– ha commentato il campione ai microfoni del canale Youtube della Fpi che ha trasmesso l'evento in diretta – . Io inoltre sono un diesel, faccio partire l'avversario, poi provo a recuperare, magari non va. Riparto, insomma un saliscendi». Poi la gioia sui social e il pensiero per tutti quelli che hanno fatto il tifo per lui: «Ci tengo a ringraziare tutti per avermi sostenuto e per aver creduto in me. Grazie alla città di Sora per avermi accolto, grazie a tutti coloro che hanno organizzato l'evento, al tifo che mi ha seguito fino a qui, a quanti lo hanno fatto on line e anche a chi non ha potuto. Grazie di cuore a tutti». Queste le parole a cui "Il Terribile" si affida su Facebook.

Più amara, invece, la dichiarazione di un deluso Iannucci, sentitosi penalizzato dal giudizio ultimo: «Secondo il mio parere non c'era quel divario tra il sottoscritto ed Ivan –ha sottolineato Paolo – . Ma sono sportivo ed accetto il risultato. Ringrazio i miei maestri (Gianluca Gabriele e Roberto Vitale della palestra Franco Valente di Isola del Liri n.d.r.) e quanti mi hanno sostenuto. Peccato non aver portato il titolo ad Isola del Liri». Molto soddisfatti i maestri del riconfermato campione italiano Giuseppe Tucciarone e Stefano Soccodato che all'u n isono hanno dichiarato con orgoglio: «Siamo fieri di guidare e curare un atleta come Ivan che dopo travagliate vicende è arrivato con tanta determinazione a raggiungere una maturità atletica e mentale notevole. Non ci poniamo limiti e a mente serena vaglieremo insieme l'immediato futuro con la solita attenzione e scrupolosità. Ringraziamo tutti gli organi istituzionali per il supporto ed in particolare i tanti imprenditori, operatori commerciali e professionisti del territorio che ci hanno sostenuto».

Di contro nell'angolo opposto i maestri Gianluca Gabriele e Roberto Vitale nonostante il verdetto sfavorevole, si sono dimostrati molto soddisfatti per la condotta del match, abbastanza fiduciosi per il futuro del loro assistito ed hanno dichiarato: «Paolo Iannucci questa sera ha palesato notevoli miglioramenti tecnici e caratteriali molto importanti per poter capitalizzare al meglio altre future chance che sicuramente merita e che affronteremo sempre con il solito entusiasmo.
E' giovane e può recitare ancora un ruolo di primo piano nel prestigioso panorama dei pesi massimi». Così, al 41enne Ivan, va la gloria della vittoria, la gioia delle braccia al cielo e la promessa di continuare a portare sul ring il suo spirito indomito e battagliero. L'atteso "derby ciociaro" per il titolo è stato anticipato da altri quattro incontri di valore e che hanno intrattenuto i numerosi astanti del palazzetto in maniera sorprendente.

Gli altri incontri
Il sottoclou è iniziato con la vittoria abbastanza agevole del romano Omar Nguale Ilunga che, si è agevolmente imposto sull'espertissimo pari peso medio Giuseppe Rauseo dimostratosi molto attento e raccolto per tutto l'arco delle previste quattro riprese. Ottimo il debutto tra i professionisti del promettente e longilineo massimo leggero Virgilio "Dodò" Vinciguerra di Piedimonte San Germano che ha riportato una meritata vittoria al cospetto del coriaceo trentasettenne Ignazio Di Bella.
Cristiano Campoli, Il colleferrino già ciociaro d'adozione, nei pesi superleggeri ha saputo egregiamente districarsi nei confronti di un determinato Fabio Selvaggio e vincere, dimostrando un netto miglioramento rispetto alle precedenti esibizioni e determinazione. Meno suspense fra i pesi superleggeri Vincenzo Finiello ex campione italiano e Lester Cantillano. Si è trattato di quasi un monologo, pur se il nicaraguegno è stato al copione con coraggio. La differenza si è notata nella sostanza e precisione dei colpi doppiati: più fumanti ed evanescenti quelli di Cantillano molto incisivi e precisi quelli del salernitano "pontecorvese" di adozione ma ormai "sorano" per diritto acquisito che dopo questa probante prova portata a termine con scioltezza e con ottima scelta di tempo guarda con interesse oltre i confini nazionali puntando l'agognato Mediterraneo.

Black Cat commenta così la serata: «Un momento di emozione atteso per più di un anno, dalla sera della mia vittoria che, spettacolare e dagli alti contenuti tecnici e tattici, si è palesata contro un avversario ostico e coriaceo. È stata l'ennesima dimostrazione a me stesso di determinazione e dedizione al sacrificio che questo stupendo sport "impone" per arrivare a certi livelli.
Spero che questa vittoria sia di "rilancio" per la mia carriera che purtroppo fatica ad avere continuità, incidendo fortemente sulla mia "v ita di tutti i giorni".
So bene che il momento storico è davvero proibitivo per gli sport minori e per l'arte nobile ma, a 37 anni compiuti, per me è "essenziale" fare attività proprio al fine di dover tirare fuori prestazioni importanti: questo lo sa la mia gente ed il mio Team che, nella figura di Stefano Soccodato, fa enormi sacrifici per potermi permettere di allenare. Li ringrazio di cuore, cosi come ringrazio i miei compagni della palestra di Sora e le tante persone della stessa città che sono venute a supportarmi: un ringraziamento particolare lo vorrei fare ad il gruppo ultras di ragazzi di Pontecorvo che sostiene il proprio paese con iniziative bellissime e che sabato sera ha scaldato il palazzetto con un tifo da stadio per me! Inoltre faccio i complimenti ad entrambe i contendenti del titolo italiano che non si sono risparmiati sul ring: rimane campione dei massimi un ragazzo di 41 anni che si alza alle 3.00 del mattino per andare a lavoro per poi ritagliare tempo tra la sua famiglia e gli allenamenti durissimi, confermando che il pugilato è la disciplina più bella e dura al mondo».

Bilancio positivo
Il resoconto è dunque quello di una serata di grande boxe e di grandissimo divertimento, che ha riunito molti appassionati e fatto innamorare neofiti. Il tutto grazie all'organizzazione impeccabile delle palestre "ASD Sora"del trainer Stefano Soccodato, la "L. Quadrini" del maestro Raimondo Scala affiancato dal general manager Fabio Campoli e da Marco Sardellitti, la "G.S.
Training Cassino" del maestro Giuseppe Tucciarone coadiuvato da Martina Rotondo e dall'imprenditore William Tanzi sotto l'egida della Opi Since'82, società di management della famiglia Cherchi e vera istituzione nel mondo della boxe professionistica, il tutto con il concreto sostegno di molte realtà commerciali ed imprenditoriali del territorio ed il patrocinio dell'Amministrazione Comunale sorana.