Per tanti anni il lavoro lo aveva portato lontano dallo sport che ama e di cui a lungo è stato protagonista. Poi, dopo tante chiamate, finalmente quella giusta. Il presidente Vincenzo Russo riesce a convincerlo e, tra novembre e dicembre del 2019, Massimo Giordani diventa ufficialmente il direttore tecnico de "L'Automotive" Rari Nantes Frosinone. La sua grande esperienza al servizio di squadra e società, a fare da tramite tra dirigenza e giocatori. Giordani è stato una delle belle sorprese di questa breve stagione. O meglio, lo è stato per chi non lo conosceva ancora.
«Tornare a camminare sul bordovasca e a respirare l'odore del cloro è stata una sensazione stupenda»,sottolinea l'ex numero 7 di, tra le altre, Anzio e Latina. Da dicembre a febbraio, tre mesi intensi di grande lavoro e un inizio incoraggiante di campionato. «Stavamo facendo bene, pronti a fare anche di più. Poi la tragedia Coronavirus ha bloccato tutto, ma al di là di questo, vivere questo gruppo è stato un privilegio, mi sono divertito con i ragazzi».
Gruppo, ragazzi, squadra: tre parole che Massimo ripete un'infinità di volte durante la nostra chiacchierata. Quasi a voler dire che lui di quel gruppo si sente proprio parte: «Devo ammettere che incontrare i ragazzi è stato determinante nella mia decisione. Conosco il presidente Russo dai tempi di Latina ed erano anni che mi corteggiava per farmi entrare in società. Lo devo ringraziare per l'opportunità che mi ha dato, ma la felicità di rientrare nel mondo della pallanuoto me l'ha data principalmente la squadra. Un gruppo di persone fantastiche, oltre che di ottimi atleti per la categoria. Lavorare con loro è davvero stimolante».
Il tono cambia quando gli si chiede del futuro, della stagione che verrà: inizia a parlare il dirigente. Questa lunga estate è la prima che Giordani vive da direttore tecnico della R.N. Frosinone. Quindi, la prima in cui potrà costruire la squadra e dare vita alle sue idee: «Stiamo lavorando con la società da diverse settimane, con progetti a breve e medio termine. Per quanto riguarda la squadra, vogliamo rafforzarla toccandola però il meno possibile. Gran parte dei ragazzi lavora insieme da due anni, i nuovi si sono integrati benissimo, vogliamo dare continuità. L'obiettivo deve essere sempre quello di migliorarci, sono scaramantico, non dico altro».
E l'obiettivo personale di Massimo Giordani invece qual è? Anche qui la risposta è immediata: «Voglio riconfermarmi a Frosinone e gettare le basi per una collaborazione duratura con la società e posso farlo solo svolgendo bene il mio lavoro. Da giocatore, ero sicuro e consapevole delle mie qualità. Questo, invece, è un ruolo diverso e nuovo, spero di poter dare il meglio di me stesso al club. Ciò che non è cambiato negli anni, però, è la mia mentalità. Sono un vincente, una persona ambiziosa. Se mi metto in gioco e accetto una proposta, è solo per riuscire a completare il progetto nel migliore dei modi».
Conoscendolo un po', di questo siamo sicuri. Anzi, se potesse, Massimo Giordani indosserebbe ancora il costume e la sua calotta numero 7 per entrare in vasca insieme a quei ragazzi che tanto lo hanno stregato. Pronto, come sempre, a guidarli verso la prossima battaglia.