"This is the end, beautiful friend"... cantavano i Doors. Eh si, questa è la fine. La fine di un sogno, la fine di un'epoca, la fine di una favola. Forse troppo bella per essere vera. In una maniera che un po', oramai ci aspettavamo, come avevamo già paventato sulle nostre pagine qualche settimana fa, la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora rinuncia alla SuperLega e il prossimo anno non disputerà la massima categoria italiana di pallavolo. Categoria, quest'anno, salvata solo dallo stop di campionato imposto dall'emergenza coronavirus a dispetto di quanto sancito dal campo. Il fallimento totale a livello agonistico aveva portato patron Giannetti ad operare una serie di scelte che un po' avevano fatto intuire che qualcosa stava deviando dai binari cui il club bianconero ci aveva abituato. Piccola realtà ma coriacea, tenace quanto basta per mettersi in gioco contro chiunque, a testa alta. Piccola realtà senza campioni ma uomini veri, operai generosi al servizio della passione pulita. Piccola realtà sostenuta dal suo tifo di famiglie in giro per i palazzetti di Italia a farle da supporto e conforto. Piccola realtà di provincia che era riuscita, solo con le sue forze, ad entrare nell'Olimpo delle grandi.

LE STATISTICHE DELL'ULTIMA STAGIONE

Poi, la debacle. Questa quarta stagione di SuperLega con una società praticamente irriconoscibile. Una squadra che non è mai riuscita a venire fuori dal guscio, un "disinnamoramento" del tifo, quella struttura di Veroli sempre semivuota, parente lontana del più piccino PalaGlobo di Sora sempre però gremito e "caldo". Al di là dei risultati - non pervenuti - sul campo, ciò che forse è mancato quest'anno è stato il collante fatto di amore e trasporto verso quei colori, a partire dalla stessa dirigenza che ha smantellato roster e staff col campionato ancora in corso. E già da allora non ci si aspettava un finale migliore. Dunque, l'Argos con uno striminzito comunicato ha annunciato la dolorosa scelta avvenuta a causa soprattutto del particolare momento storico ma non ha dato ulteriori spiegazioni, spiegazioni che possiamo solo immaginare. Magari non si sono concretizzate situazioni di partnership commerciali adeguate, magari le due retrocessioni decise per il prossimo torneo hanno pesato sull'economia del progetto volsco. Fatto sta che anche l'utopico azionariato popolare non è nemmeno stato preso in considerazione e ci può stare benissimo in tale frangente di crisi. C'è però un tassello o forse due che mancano all'appello di spiegazioni dovute e motivazioni. Sora rinuncia alla SuperLega, ma quale sarà il futuro? Pacchetto ridimensionato per l'A2 o un addio definitivo all'agonismo? E poi, nessuno ci mette la faccia almeno per guardare il proprio seguito e assumersi una responsabilità purtroppo inevitabile? Continua, infatti, lo sterile silenzio stampa della Globo. Ma se dalla società non pervengono parole, il pensiero corre sulla tastiera tra ultras e atleti stessi. Ad esempio sulla bacheca Facebook di Pierpaolo Mauti è apparso questo post: «Spendere due parole è doveroso. Ho fatto parte di questo "Sogno" dall'inizio alla fine e vederlo sfumare così fa male. Voglio innanzitutto ringraziare tutti coloro che mi hanno cresciuto all'interno della società, come Colucci Maurizio mio primo ed ultimo allenatore, Giacomo Paone Osteopata e Luigi Duro che mi hanno "aggiustato" come meglio potevano, Adi Lami che mi ha praticamente organizzato 10 anni di vita. Voglio ringraziare tutti i compagni di squadra che sono passati sotto questa bandiera, i tifosi che ci hanno sostenuto dall'inizio alla fine, tutta la società e specialmente la famiglia Giannetti. Grazie di cuore a tutti». Tutti dello stesso tenore i commenti alla nota della società, i tifosi hanno espresso tristezza e disappunto, ma anche comprensione e ringraziamento per gli anni in cui la formazione lirense si è fatta invece valere, raccontando pagine di grande volley. Se le reazioni popolari sono state queste, noi però abbiamo voluto sapere cosa ne pensano le istituzioni di questa 'perdita' per la città di Sora e ne abbiamo parlato con il primo cittadino, Roberto De Donatis che ha spiegato: «Esprimo il mio più profondo rammarico per questa scelta, comprendendo le ragioni di questo periodo così difficile generato dalla pandemia. Mi auguro, però, che non venga interrotta una tradizione importante come quella del volley sorano e che questa cessazione dell'attività in SuperLega non si traduca nella fine in toto della società. Spero che la famiglia Giannetti possa mettere in campo un nuovo progetto sostenibile e in linea con i tempi. La pallavolo è uno sport che tanto ha dato alla nostra comunità e sono dell'avviso che tanto ancora possa dare».