Dal nostro inviato al Festival

È stata la serata delle grandi emozioni. La prima puntata del settantesimo Festival della canzone italiana di Sanremo ha stupito, particolarmente apprezzato Tiziano Ferro. Proprio il cantante di Latina durante l'esecuzione di "Solo tu nell'universo" si è commosso. Lacrime che hanno impedito di chiudere l'esecuzione. Parole che sono state spezzate da un pianto che si è concluso con un abbraccio con Amadeus.

Ed ecco, allora, la pagella si questa prima serata:
10 a Fiorello. Che dire? È tornato in tutto il suo spolvero. Un monologo irriverente, comico che ha fatto sorridere tutti. Quando si dice il talento...10 a Tiziano Ferro. Riesce a emozionare, commuovere. Riempie il palcoscenico con la sua voce capace di entrare nel cuore e nell'anima. Unico...8.5 al monologo di Rula Jebreal. Poco da aggiungere davanti a un monologo del genere che accende le menti e fa riflettere su un tema di emergenza nazionale (e internazionale) come la violenza sulle donne. Da vedere e rivedere...
8 a Rita Pavone. Dopo 40 anni torna in gara, ha 74 anni di età ma ha molta più grinta ed energia di tanti giovani. Imparare please...

7 ad Achille Lauro. In un primo momento la sua mise lascia spiazzati. Poi, in realtà, è perfettamente in linea con il brano che ha proposto. Me ne frego...
6.5 alla prima puntata. Gradevole, fluida. Si è vista con piacere, qualche momento è da rivedere e qualche canzone potevate anche risparmiarcela. Ma l'inizio è promettente e ben riuscito...
4 al monologo di Diletta Leotta. Scontato, banale e per niente incisivo. Diciamo che si poteva anche evitare. Da rivedere...

4 alla durata. Lo abbiamo detto lo scorso anno e lo ribadiamo. È il Festival della canzone italiana e dovrebbe essere data la possibilità a tutti di seguirlo. Per chi lavora e la mattina ha la sveglia all'alba è impossibile fare notte fonda. Da rivedere per essere, realmente, nazional popolari...
2 ai look. Capiamoci Sanremo è il palcoscenico dove bisogna far sognare, rimanere a bocca aperta, far dire "quanto vorrei indossare anche io quell'abito". Invece ieri abbiamo assistito alla sfilata del già visto, già immaginato. Cercasi vestiti da favola disperatamente...