Hanno età diverse, esigenze diverse, matutti hanno affrontato un lungo viaggio per arrivare in Italia. Sono i bambini ucraini che nei giorni scorsi hanno ricevuto le uova pasquali donate loro da una famiglia isolana che le ha acquistate dall'Onlus Olly che è a sostegno di persone e famiglie colpite dall'epidermolisi bollosa. Bambini che hanno conosciuto l'orrore della guerra, che quando sentono un aereo volare sulle loro teste si riparano.

I piccoli sono felici qui in Italia, hanno l'appuntamento con la scuola, dove sono stati accolti sia dal personale docente, ma anche dai compagni e dalle loro famiglie che hanno in alcuni casi, anche attraverso spontanee raccolte, regalato indumenti nuovi ai bambini. E poi c'è Stefan, adolescente, che si è inserito nel tessuto sociale di Isola del Liri dove gioca a calcio con i suoi coetanei. L'estrosa Assol indossa un particolare cerchietto che ne identifica la personalità creativa che dall'Ucraina ha messo nella sua valigia di sogni e spera di poter lavorare nel mondo del cinema e della televisione. Sono bambini a cui piace cantare, ballare, giocare a calcio e disegnare. Solo che hanno negli occhi il ricordo della guerra e anche se le loro mamme fanno di tutto per renderli sereni, accadono episodi che lasciano senza parole.

I due bambini, Milana di tre anni e suo fratello di 11, erano in videoconferenza tramite il cellulare con i nonni rimasti in Ucraina. Improvvisamente nel teatro di guerra vengono azionate le sirene che i due bambini conoscono bene perché prima di arrivare in Italia erano costretti di giorno, ma anche di notte a scendere giù nelle cantine per mettersi al riparo. E così quando, via cavo, hanno sentito le sirene e visto i nonni alzarsi dalla sedia per scappare anche loro sono corsi nel bagno del loro appartamento a Sora. Storie difficili da ascoltare e tanto il dolore per la condizione psicofisica che stanno vivendo queste persone, strappate alla loro quotidianità. E intanto, mentre aspettano di tornare nelle loro case, ringraziano gli italiani per l'accoglienza.