Un furgone carico di beni di prima necessità.
Partito giovedì scorso da Frosinone, destinazione Polonia. Circa 18 ore di viaggio, oltre 1550 chilometri.
Su quel furgone Luca Testani, presidente dell'associazione I Viandanti di Torrice, e Alessandro e Daniele. In quei numerosi scatoloni, il grande cuore dei cittadini, degli studenti, delle associazioni, di tante persone che hanno partecipato alla raccolta promossa nei giorni scorsi dai Viandanti per aiutare gli ucraini che dal 24 febbraio scorso stanno vivendo momenti drammatici.
«Quando abbiamo compreso l'entità del dramma che si stava consumando a poche migliaia di chilometri da casa nostra, è stato per noi naturale attivarci immediatamente per andare in soccorso alle popolazioni ucraine in fuga dalla guerra» sottolinea il presidente Testani, appena rientrato dalla Polonia.
I ragazzi dell'associazione con impegno e dedizione hanno promosso nei giorni scorsi una grande raccolta di aiuti umanitari che ha coinvolto cittadini, anche molti dei paesi limitrofi. Punti raccolta effettuati anche davanti ai supermercati di Torrice, in biblioteca, nella farmacie e parafarmacie. Non si sono tirati indietro neppure studenti, docenti e dirigenti di alcune scuole di Frosinone, Alatri e Veroli e alcune associazioni presenti sul territorio. Viaggi che devono essere organizzati prestando molta attenzione, proprio per fare arrivare a destinazione i beni. Per evitare che finiscano, invece, sul mercato nero o prendano strade diverse.
E l'associazione I Viandanti prima di partire si è attivata per prendere tutte le informazioni utili. Tramite Alessia, che ha letto un articolo online, si è entrati in contatto con una referente, la signora Giovanna, di un'associazione che già settimane prima aveva inviato, da Pisa, sette tir. Si è entrati così in contatto con il sindaco di Myslovice e successivamente con associazioni che sono a Cracovia, in quest'ultimo caso grazie a un contatto di una insegnante che fa parte del progetto Erasmus. Ad attendere venerdì scorso il presidente Testani, con Daniele e Alessandro, è stato proprio il primo cittadino di Myslovice, il quale ha ringraziato immensamente per gli aiuti che sono stati immediatamente distribuiti ai campi profughi presenti sul territorio.
La seconda tappa del viaggio è stata Cracovia, dove i Viandanti hanno consegnato personalmente i beni alle associazioni che si occupano di dare assistenza alle centinaia di profughi accampati nelle stazioni ferroviarie della città. Un "viaggio della speranza" così lo hanno definito i volontari che al loro ritorno hanno deciso di mobilitarsi nuovamente per organizzare nuove iniziative.