La maggior parte dei cittadini in fuga dall'Ucraina sono i bambini. Svegliati nel cuore della notte o presi in braccio o tra le mani dopo il coprifuoco e portati lontano. Lontano dal frastuono delle bombe, dei missili che cadono sulle abitazioni, da tutto ciò che soprattutto gli occhi dei bambini non dovrebbe vedere, le loro orecchie non dovrebbero sentire. Con loro ci sono le mamme, altri sono in fuga con conoscenti, altri da soli.
In Ciociaria sono stati accolti già diversi minori con le loro mamme. Cittadini, associazioni, istituzioni, enti, parrocchie, caritas diocesane si sono attivati da subito per dare sostegno, aiuto. E non manca il mondo della danza.
Quella che si muove per cercare di creare un cerchio dell'amicizia, del sorriso, della spensieratezza. E quella danza dell'accoglienza, quei passi verso chi ha dovuto abbandonare non solo familiari, amici, casa e scuola, ma anche la quotidianità e tutto ciò di cui, in particolare un bambino, ha bisogno per crescere, sono senza dubbio importanti. E un po' di quotidianità è quello che vorrebbe regalare Iolanda Rocchi della scuola "Formazione danza" di via Firenze a Frosinone. Una iniziativa che nasce anche dopo il racconto di chi sta vivendo ancora di più i momenti drammatici del conflitto.
Tra gli allievi della scuola c'è anche una bambina di origine Ucraina, da anni a Frosinone. Ascoltando la testimonianza della madre della piccola, che la scorsa settimana ha raggiunto l'Ucraina per salvare sua sorella e sua nipote, portandole nel capoluogo. Nella "Scuola Formazione danza Iolanda Rocchi" in settimana dovrebbero arrivare i primi tre bambini ucraini, un piccolo di 4 anni, una bambina di 7 e la cuginetta dell'allieva che da anni frequenta la struttura del capoluogo.
«Quello che sta accadendo in Ucraina è drammatico - sottolinea Rocchi -. La disperazione di una mamma di un allieva che ha parenti in Ucraina mi ha toccata ancora più nel profondo. Abbiamo pensato a cosa potessimo fare. Da qui l'idea di accogliere gratuitamente i piccoli nella scuola. Per contattarci: 3926034673. Non so quello che succederà, spero che finisca presto il conflitto, ma bisogna provare a restituire la serenità soprattutto ai bambini».