A giudizio unanime della politica nazionale l'elezione diretta dei sindaci costituisce il sistema che dà maggiori garanzie di stabilità. Vediamo come si vota.

Nei Comuni fino a 15.000 abitanti non è previsto il ballottaggio al secondo turno, quindi è eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.
I cittadini al seggio potranno tracciare un segno solo sul candidato sindaco, solo sulla lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata.
In tutti questi casi il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco.
Nel maggioritario a turno unico non è previsto il voto disgiunto: se si traccia un segno sul nome del candidato sindaco e su una lista non collegata, il voto è nullo.

Per quanto riguarda le preferenze c'è una differenza tra i Comuni con meno di 5.000 abitanti (nel caso specifico,in Ciociaria, Amaseno, Atina, Filettino, Pico, Pignataro, Serrone, Torrice, Villa Latina, Villa Santa Lucia) e quelli compresi tra 5.000 e 15.000.
Nei primi si può esprimere la preferenza per un solo candidato al consiglio comunale, scrivendo il cognome nell'apposita riga affiancata al simbolo della lista.
Nei secondi, invece, le preferenze esprimibili sono due e nel caso vengano indicate entrambe devono essere candidati di sesso diverso della stessa lista.
Diverso il discorso nei Comuni con più di 15.000 abitanti. In questa tornata locale solo Anagni e Ferentino. Viene eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene almeno il 50% più uno dei voti. Nel caso in cui nessun candidato raggiunga la maggioranza assoluta si tornerà a votare il 24 giugno per il ballottaggio tra i due più votati.

Per esercitare il diritto di voto si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco, e in questo caso il voto viene attribuito solo a lui; tracciare un segno solo su una delle liste collegate o anche sia sul candidato sindaco che su una delle liste collegate. In questi ultimi due casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri collegata.
Questo sistema elettorale consente di esprimere anche il cosiddetto "voto disgiunto", tracciando un segno sul candidato sindaco ed un altro segno su una lista non collegata.
In questo modo il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata.
Per esprimere le preferenze bisogna scrivere negli appositi spazi il cognome, oppure in caso di omonimia il nome e cognome, dei candidati consiglieri comunali della lista votata. Anche in questo sistema è possibile esprimere uno o due voti di preferenza ma nel caso in cui vengano indicati entrambi è necessario siano due consiglieri di sesso diverso, pena l'annullamento della seconda scelta