Probabilmente domina su Frosinone e sulla valle del Sacco dal 1147, ovvero dall'epoca della più antica testimonianza scritta relativa alla chiesa dedicata a Santa Maria Assunta.

Sicuramente esiste almeno da diciassettesimo secolo. Il più antico documento che menziona esplicitamente la torre campanaria (il campanile, noto anche come Torre delle Grazie), annessa alla cattedrale di Santa Maria Assunta risale al 1674, quando il tetto era in precarie condizioni e si predisposero urgenti restauri a spese del Comune. La costruzione, sicuramente preesistente a quella data, è forse di antica origine medievale, considerando la sua pertinenza alla chiesa di Santa Maria, documentata a partire dalla prima metà del XII secolo.

Nel Seicento il campanile era già dotato di più campane e, soprattutto, dell'orologio pubblico. Questo, "assai antico" e con "quasi tutti i ferri consumati", venne sostituito nel 1684 con un nuovo orologio, sempre a spese del Comune. Nel secolo successivo un evento più radicale segnò le vicende del campanile; per l'ampliamento della chiesa, sollecitato nel 1717, il Capitolo ritenne necessario "demolire il Campanile che occupava un angolo della medesima" e, a questo scopo, acquistò il terreno per la nuova costruzione, posta in un "sito contiguo" alla precedente. Nel 1743 il nuovo campanile attendeva di essere ultimato, forse conservando l'aspetto e parte dei materiali originari. Nel corso del XIX secolo non dovettero verificarsi interventi di rilievo, così come limitati furono i danni provocati dai bombardamenti del 1943, che comportarono la parziale distruzione della cornice di coronamento e dell'orologio. La struttura attuale, sottoposta a restauro conservativo alla fine degli anni Ottanta, sembra aver mantenuto i caratteri della ricostruzione settecentesca.

Di altezza superiore ai 40 metri, la torre è costituita da un basamento a pianta quadrata su cui si succedono tre ordini di bifore sui quattro lati. Al di sopra di una cornice ad archetti ciechi è la struttura di coronamento a base ottagonale contenente l'orologio e sormontata da una cupola. Mentre gli ultimi due ordini di bifore e il coronamento presentano una cortina regolare in blocchetti squadrati, il basamento e il primo ordine di bifore sono interamente realizzati con materiali disomogenei. La maggior parte di questi materiali deriva dallo smontaggio di costruzioni precedenti, come è il caso dei grandi blocchi ci calcare e dei basalto, con tutta probabilità pertinenti, rispettivamente, alle mura e ai lastricati stradali della città romana.