Si amplia la fascia di famiglie in stato di disagio economico che può accedere al Bonus sociale idrico. L'Arera, Autorità che vigila sul servizio idrico, ha infatti provveduto ad adeguare la soglia limite per la richiesta dell'agevolazione che sarà applicata dal prossimo 1° gennaio 2020. 

Con la delibera n. 499/2019/R/COM, l'Authority ha infatti stabilito che hanno diritto di accedere al Bonus i nuclei familiari che hanno un Isee non superiore a 8.265,00 euro (precedentemente era 8.107,50). Resta invece fissato a 20.000 euro il valore massimo dell'Isee per l'accesso al Bonus da parte delle famiglie con almeno quattro figli.

Il Bonus sociale idrico per la fornitura di acqua per uso domestico residenziale è un'agevolazione, diretta alle famiglie che si trovano in situazione di disagio economico, finalizzata a ridurre la spesa per il servizio di acquedotto. La misura è stata introdotta dalla legge 221/2015 e resa operativa con il Dpcm del 13 ottobre 2016 e i successivi provvedimenti varati dall'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, che ogni tre anni, provvede ad aggiornare il valore soglia dell'Isee.

L'agevolazione prevede la gratuità di un quantitativo minimo di acqua a persona per anno pari a 50 litri al giorno (18,25 mc di acqua all'anno), fissato dalla legge quale livello minimo utile al soddisfacimento dei bisogni essenziali. Ad esempio, il Bonus garantisce a una famiglia di quattro persone – con Isee non superiore a 8.265,00 euro – 73 metri cubi di acqua all'anno gratuitamente (per il solo servizio acquedotto).

L'agevolazione spetta agli utenti diretti ed indiretti del servizio di acquedotto che risultano in condizioni di disagio economico-sociale, secondo i parametri sopra descritti. Per utente diretto si intende l'utente finale che sia direttamente titolare della fornitura ad uso domestico residente; per utente indiretto, invece, uno dei componenti del nucleo familiare, che utilizzi nell'abitazione di residenza una fornitura per il servizio di acquedotto intestata ad un'utenza condominiale.

È importante ricordare che per accedere al Bonus va presentata domanda, in forma di autocertificazione, esclusivamente presso il Comune di residenza o presso un altro ente eventualmente designato dallo stesso Comune (CAF, Comunità montane, ecc.).
I moduli per richiedere l'agevolazione sono reperibili sul sito dell'Arera (www.arera.it), sul sito www.sgate.anci.it o sui siti del gestore (www.aceaato5.it) e dell'ente di governo d'Ambito (www.ato5fr.it).

Il bonus idrico può essere richiesto anche unitamente a quello previsto per energia elettrica e gas ed è riconosciuto per un periodo di dodici mesi. Al termine di tale periodo, l'utente, che sia ancora in possesso dei necessari requisiti, può rinnovare la richiesta.

Il Bonus è finanziato attraverso appositi oneri di perequazione stabiliti dall'Arera e inseriti in bolletta. Va segnalato, infine, che proprio in questi giorni il Parlamento sta esaminando alcuni emendamenti al cosiddetto Decreto Fiscale con i quali si introducono importanti novità per quanto riguarda il Bonus sociale idrico come: l'estensione, già a partire dal prossimo 1° gennaio, dell'agevolazione anche ai servizi di depurazione e fognatura e, dal gennaio 2021, l'automatismo del riconoscimento del bonus, esonerando così l'avente diritto dalla presentazione annuale della domanda.

Tali provvedimenti all'esame del Senato – che dovrà licenziarli entro Natale – hanno già ottenuto, sulla fiducia, il benestare della Camera dei Deputati.