La costante ricerca, da parte di Dacia, dell'essenziale mantenendo il miglior rapporto qualità/prezzo, viene oggi sintetizzato da questo sorprendente concept Manifesto, un vero laboratorio di idee da cui scaturisce un veicolo connesso con la natura, rispettoso dell'ambiente e innovativo.
Questo prototipo dalle forme squadrate, che assomiglia tanto a un veicolo lunare, non annuncia un futuro modello ma presenta invece molte innovazioni, alcune delle quali finiranno sulle prossime auto di serie di Dacia.

La parte anteriore, oltre a mettere in evidenza la nuova identità del marchio, stupisce per la presenza di un unico faro, molto potente ed estraibile per trasformarsi in una torcia. I designer hanno eliminato qualsiasi filtro tra i passeggeri e l'ambiente: non ci sono quindi porte, finestrini e parabrezza, mentre al posto del portellone posteriore c'è un vero e proprio piano di lavoro che può svolgere molteplici funzioni. La carrozzeria utilizza in gran parte plastica riciclata, mentre gli pneumatici airless puntano all'ecologia e al risparmio, con un'idea di fondo legata alla durabilità. Non si possono forare e si mantengono per tutta la durata di vita del veicolo.

La visione di un veicolo elettrico che riduce al minimo l'impronta ambientale è ovviamente ben presente anche nell'abitacolo dove troviamo materiali naturali, come ad esempio il sughero che riveste la plancia. Gli interni sono lavabili con un semplice getto d'acqua e il rivestimento amovibile dei sedili si trasforma in sacco a pelo in pochi secondi. Come su diversi modelli della casa, viene riproposto l'approccio "Bring your own device", ovvero la possibilità di integrare perfettamente lo smartphone alla plancia e al computer di bordo in modo da sfruttarne tutti i servizi connessi.
Tra le altre innovazioni vanno segnalati un sistema che permette di fissare con facilità una serie di accessori utili e modulabili chiamato YouClip e il tetto modulare che può trasportare qualsiasi tipo di carico grazie alle barre modulabili e amovibili.