Questi sono tempi difficili in cui vivere, abbiamo tutto e non abbiamo ciò che serve. Per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro in questo periodo di profonda crisi non bastano anni di studio, specializzazioni e buona volontà. Il mercato è troppo ristretto rispetto alla quantità di laureati a spasso, la domanda è inferiore e l'offerta è esagerata.

In questo panorama ci sono alcuni ragazzi che, nonostante l'impegno profuso sui libri, hanno deciso di dare una svolta alla propria vita. Tra questi Giulia Marchiò di Cassino, classe '90. Questa ragazza con gli occhi a cerbiatto e dallo sguardo profondo ha letteralmente "impiantato" il suo futuro verso nuovi orizzonti. Giulia ha quasi 29 anni, è laureata in economia aziendale e specializzata in management con il massimo dei voti.

Ha conseguito un master presso l'Università degli Studi di Cassino in Analisi e pianificazione finanziaria con 110 e lode. Concluso il percorso di studi universitario, ha deciso di coltivare le sue passioni dunque ho frequentato il corso da Sommelier presso l'associazione Italiana sommelier conseguendone la qualifica lo scorso marzo.

Quali sono state le tue esperienze lavorative?
«Le esperienze lavorative che ho avuto sono state formative e prevalentemente legate al percorso di studi economico-aziendale (stage presso Banca Popolare del Cassinate, stage presso comune di Cassino, stage presso Zeta consulting a Frosinone, impiegata amministrativa presso un'azienda a Cassino)».

Come mai poi hai deciso di investire su un progetto green?
«La scelta di investire in un progetto green è legata alla mia grande passione per l'alimentazione sana ed equilibrata attraverso il consumo di prodotti biologici e salutari. Le aspettative sono positive, noto con molto piacere che i consumatori mostrano sempre un maggiore interesse nei confronti dell'agricoltura biologica e dei prodotti locali a km zero (no pesticidi, no fertilizzanti chimici, no prodotti di sintesi). Per me è già da diversi anni una filosofia di vita e spero, con il mio progetto, di "educare" e convertire le persone della mia terra ad una scelta di vita sempre più green».

Come si interseca questa scelta con le tue scelte private? Faresti crescere la tua famiglia secondo la filosofia green o preferiresti altro?
«Quasi con orgoglio, posso affermare che da qualche anno a questa parte anche i miei familiari hanno modificato il loro modo di approcciarsi al cibo e all'alimentazione in generale mostrandosi sempre più sensibili alla scelta di prodotti che non danneggino la salute e l'ambiente».

Che valore dai all'ambiente e cosa pensi si potrebbe fare per migliorare?
«Per quanto riguarda l'ambiente credo che sia stato danneggiato per troppi anni e sia quindi giunta l'ora di capire, apprezzare e valorizzare tutto ciò che da esso ne deriva. In fin dei conti tutto ciò che arriva sulle nostre tavole è figlio della natura e se noi continuiamo a disprezzarla senza prendercene cura come possiamo pretendere che essa non si ribelli? È necessario che iniziamo ad amare la nostra terra con tutte le sue peculiarità e soprattutto la nostra bella Italia».

Il giardino di Giulia
Ed è così che è nato il progetto di questa ventottenne, "Il giardino di Giulia", archiviati numeri e bilanci. «Nelle aule universitarie si pensava a idee imprenditoriali vincenti in un'epoca caratterizzata da immobilismo economico e sociale.
"Il consumo delle politiche di sviluppo rurale nel Lazio", questo il titolo della mia prima tesi di laurea conseguita nel 2013 ed alla quale devo tutta la passione che ora nutro per la mia azienda».