La città dei ciclopi ospita fino al prossimo al 15 ottobre presso le varie sedi espositive del centro storico di Alatri la 34ª edizione della Biennale d'Arte Contemporanea "Labirinti Possibili". Undici gli artisti che espongono negli spazi del Chiostro di San Francesco, della Chiesa degli Scolopi, del Palazzo Conti-Gentili e sull'Acropoli, andiamo a conoscerli, iniziando questa settimana da cinque di loro e precisamente: José Angelino, Paolo Cavinato, Mario Carlo Iusi, Naomi Maury e Matteo Nasini, la prossima settimana, sarà la volta degli altri sei artisti. Il simbolo del labirinto, invero, è da sempre in potere di suscitare sensazioni contrastanti di fascino e spaesamento. L'assenza di punti di riferimento e l'incertezza circa l'esito del percorso ne fanno un'allegoria assimilabile all'attualità sociale, dove pluralità e imprevedibilità si configurano come condizioni costitutive.
José Angelino, siciliano, vive e lavora a Roma. Fisico di formazione, nel 2013 ottiene il Premio per le Arti Visive della Fondazione Toti Scialoja e nel 2016, a Bologna, il premio ArteFiera40. La sua ricerca intraprende la realtà come l'esito di una sovrapposizione di elementi che abitano lo stesso luogo e lo stesso tempo, creando installazioni da leggersi come universi a sé; sistemi funzionanti tramite un processo fisico innescato dall'artista. Tra le mostre più recenti: Resistenze, GNAM, Roma, 2023; Oblique Magie del Tempo, Museo Archeologico di S. Scolastica, Bari, 2022; Coltivare l'Arte, Cappella di S.Caterina, Isola Bisentina, 2022; Resistenze, Museo di Palazzo Collicola, Spoleto, 2021.
Paolo Cavinato, mantovano vive e lavora a Mantova, ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Brera, diplomandosi in scenografia. La sua ricerca, pur percorrendo direzioni plurali, ha sempre mantenuto costante l'interesse per la geometria, la prospettiva, il vuoto, l'anamorfosi, la luce, la soglia, lo spazio, progettando opere che forniscono più punti d‘osservazione, tali da apparire diverse, di volta in volta. Tra le mostre recenti: Biennale Art Light, Casa del Mantegna, Mantova, 2022; Sensorama. Lo sguardo, le cose, gli inganni, Museo MAN, Nuoro, 2022; Another Place, The Flat-Massimo Carasi, Milano, 2021; Limen Sonografie, Palazzo Te, Mantova, 2021.
Mario Carlo Iusi, alatrense, formatosi a Roma, inizia a dipingere nel 2014. Nel 2018, prende avvio la collaborazione con la galleria La Nuvola, di Via Margutta, a Roma, dove tiene la sua prima personale. Parallelamente, inizia a lavorare alla teoria "Semeion", producendo la serie "The Container". La sua ricerca verte sulla possibilità di trovare risposte formali a domande concettuali, tramite l'uso della luce e delle teorie sviluppate negli anni. Tra le esperienze espositive: Dei vortici e dei punti, galleria La Nuvola, Roma, 2019; Arte in Nuvola, La Nuvola, Roma, 2022; Orizzonti luminosi, Fuorisalone, Milano, 2023.
Naomi Maury, francese, vive e lavora a Sète, in Francia, dove ha il suo studio. Nel 2022 è stata in residenza presso l'Accademia di Francia di Villa Medici, a Roma, ed ha vinto il Premio Occitanie-Médicis. Nel suo lavoro, è solita interrelare elementi di varia provenienza, esoscheletri e protesi, fino a definire organismi alternativi, ibridi, interdetti tra umano, animale e macchina. La sua ricerca, che si esprime in ambienti immersivi, disegno, scultura e opere indossabili, è rivolta all'inter-specismo, alla biofilìa, alla figura del cyborg. Tra le ultime mostre: Il canto delle particelle nel vento solare, CMES, Tolosa, 2022; La Notte Bianca, Villa Medici, Roma, 2022; Brise-Breath-Breze, Mécènes du Sud, Montpellier, 2022.
Matteo Nasini romano, dove attualmente vive e lavora. Dopo essersi laureato al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, intraprende la carriera musicale come contrabbassista. Spinto dalla volontà di creare un ponte tra arte e musica, Nasini progetta performance, sculture e installazioni che, servendosi del medium visivo, traducono in forma contenuti musicali complessi, rendendoli più accessibili al grande pubblico. La sua ricerca artistica, parte dallo studio del suono, per concretizzarsi in forme fisiche che analizzano in profondità e osservano la superficie della materia sonora e di quella. Tra le ultime mostre: A Distant Chime, Clima, Milano, 2023; Burning Treasure, IUNO, Roma, 2023; The Golden Age, Fondazione Pistoletto, Biella, 2023; Splendore Neolitico, Nuit de cabanes, Villa Medici, Roma, 2023.