Andrea Brugnetti: orgoglio ciociaro in quel di Dubai. Classe 1995, il giovane chef di matrice verolana, ha calcato diverse cucine di punta prima di approdare nella pregevole brigata dell'Alici Dubai, Seafood Restaurant in veste di sous chef, nel team di Orange Hospitality, composto da professionisti di levatura internazionali e fuoriclasse del settore. Proprio nel coacervo culturale degli Emirati Arabi, Andrea Brugnetti è stato insignito di un premio di grande spessore conquistando il titolo di miglior chef under 30 del Medio Oriente, "The one to Watch".

Il talento
Valutato da una giuria di esperti, Andrea Brugnetti si è distinto per la sua cucina raffinata e le sue specialità crude. Un talento nostrano che ha lasciato il segno al di là dei fusi orari continentali, distinguendosi per attitudine al lavoro e capacità di collaborazione importando un po' di sana italianità pronta alla contaminazione. Grande soddisfazione nelle parole di Andrea Brugnetti che si porta a casa questo premio con orgoglio e soddisfazione. 

Il commento
«Ho lasciato che il mio modo di cucinare parlasse per me. Nel corso dei miei anni di esperienza, credo che la mia forza professionale sia stata proprio il non puntare solo ed esclusivamente sulla ricetta ma su tutto ciò che ruota attorno ad essa, la conoscenza delle materie prime, del territorio, la chimica e fisica degli alimenti per la comprensione e gestione delle tecniche di cottura e dei nutrienti negli ingredienti. Ho il privilegio di lavorare in una squadra di altissimo profilo conclude il giovane chef Andrea Brugnetti e questo periodo di collaborazione ha contribuito notevolmente al raggiungimento di questo riconoscimento». La cucina è un'arte e da spiraglio di nicchia è diventato negli ultimi anni un settore di successo mainstream, ma tra quei fornelli c'è molto di più.

La sapienza di far bilanciare infinite variabili per individuare l'equilibrio perfetto, l'attenzione ai feedback dei clienti e la capacità collaborativa con chi lavora fianco a fianco piatto dopo piatto. Questo è quello che Andrea Brugnetti sta sperimentando: portarsi dietro la tradizione, cogliere spunti nuovi, innestarli con la sapienza di chi l'ha guidato e di chi lo guida ancora, per restituire un'esperienza che parla a 360 gradi. Senza dubbio un vero e grande orgoglio ciociaro di cui andare fieri.