Timbro particolare,a trattianche graffiante, che conquista. Un percorso fatto di studio, con umiltà, semplicità, senza "grilli per la testa". Già da piccolo canticchiava, e di anno in anno quello che sembrava un gioco è diventato qualcosa di molto più grande. Una passione. E così all'età di dieci anni lo spazio che si è creato davanti allo specchio di casa è diventato il suo primo "palcoscenico". Adesso ha 18 anni e di strada ne ha fatta e tanti i sogni. E lui, Lorenzo Fiorini, di Veroli, studente del liceo linguistico "Sulpicio" ha tutte le carte per regalare emozioni con la sua straordinaria voce.

Cinque anni fa con l'aiuto dei genitori ha iniziato la scuola di canto all'Accademia Ars Nova di Colleferro.
Ha girato molte città dello Stivale arrivando sul podio in molti concorsi canori nazionali. Ha reso ancora più speciali i compleanni di chi lo ha scelto come cantante per la propria festa. Ma è nella sua città,durante il Premio Veroli, che ha avuto l'occasione di far apprezzare il suo talento a tanti concittadini e non solo.
Ed ora è pronto con i suoi inediti ‘Il desiderio di te' e ‘Giovane dea' su Spotify dal 25 settembre e dal 28 su tutti gli altri store. Ma ne seguiranno subito altri per poi confezionare il primo cd entro Natale.

Come nasce la tua passione?
«È nata con me, sin da piccolo. Cinque anni fa sono entrato a far parte dell'Accademia Ars Nova di Colleferro. E il maestro Graziano Cedroni mi indirizzò verso una scelta che poi è stata per me determinante, perla mia voce caratteristica che mi ha portato a farmi conoscere nel mondo della musica.
Ma già da piccolo nel coro della Cattedrale ho avuto come maestri Giovanni Pagliaroli e Luigi Mastracci.
Questi nella prima canzone ‘Giovane dea' mi ha accompagnato al piano arrangiando il pezzo con il chitarrista Carlo Romano Grillandini».

La tua voce ascoltata in molte città d'Italia…
«Ho fatto molte tappe. Ho partecipato a diversi festival per giovani cantanti. Poi ho avuto la fortuna con ‘Giovane dea' di partecipare a concorsi insieme alla canzone di Tiziano Ferro "In mezzo a questo inverno".
Se per le mie esibizioni lontano dalla Ciociaria ho avuto l'onore e direi la fortuna di propormi in serate con Gaetano Rino Marino che è anche l'autore delle mie canzoni, un ringraziamento va innanzitutto al mio talent scout, il giornalista Egidio Cerelli. Mi volle a tutti i costi come guest star al suo Premio Veroli ed ora è il mio manager».

Hai un tuo gruppo di musicisti?
«Stiamo lavorando con Egidio anche per questo insieme al nostro fonico Angelo Loffredi. Di sicuro con me ci sarà il chitarrista Carletto e con lui un altro chitarrista, un bassista, pianista e batterista».

Prossimi progetti?
«Vorrei arrivare acompletare il mio primo album con sei canzoni nuove e quattro cover, tra cui due dei Nomadi che sono diventati i miei produttorie altredue cheper il momento tengo solo nel cuore».

Chi ti senti di ringraziare?
«In primis la mia famiglia che mi è stata e mi sarà sempre vicina, poi il mio manager Egidio che mi ha fatto entrare in un mondo che mi appassionava da piccolo, imiei autori, Marino Gaetano ed Epifano, il chitarrista Carletto, Angelo Loffredi della Production Music Studios eccezionale, i miei fotografi e video maker ed ovviamente il grande Beppe Carletti dei Nomadi»