Undici giugno 2017: Nicola Ottaviani bissa la vittoria di cinque anni prima e inizia il secondo mandato da sindaco di Frosinone. Lo fa vincendo al primo turno (come in precedenza era riuscito soltanto a Michele Marini) e frantumando ogni record di consensi: ne raccoglie 15.038, il 56,39%. La coalizione di centrodestra che lo sostiene, composta da 9 liste, fa ancora meglio: 15.411 voti, il 59,38%. Non c'è partita, ma per capire cosa è successo bisogna ripercorrere le tappe che hanno portato al voto.

Soprattutto per l'individuazione del candidato sindaco di centrosinistra. Angelo Pizzutelli e Norberto Venturi erano tra i possibili "papabili", fino a quando non emerge la possibilità di schierare Fabrizio Cristofari, presidente dell'ordine dei medici. Non senza un profondo travaglio politico interno, Pizzutelli prima e Venturi dopo effettuano un passo indietro. Alla fine non si celebrano neppure le primarie e il Pd al gran completo annuncia la candidatura a sindaco di Fabrizio Cristofari. Ma c'è un problema che non viene risolto: il "no" di Michele Marini, ex sindaco, che non intende dimenticare quanto successo nel 2012, quando Cristofari sostenne Domenico Marzi. I due si incontrano diverse volte, ma nonostante i tentativi di mediazione di Francesco De Angelis, Francesco Scalia e Mauro Buschini, lo strappo non viene ricucito. E all'interno del Pd la circostanza peserà in modo decisivo e negativo. Fra l'altro Michele Marini incontra più volte Nicola Ottaviani. Celebre il lunghissimo faccia a faccia al Campo Coni nel giorno della StraFrosinone.

Fabrizio Cristofari si batte come un leone, ottiene 7.271 voti, il 27,26%. Di più è impossibile fare. La coalizione che lo appoggia arriva a 6.775 voti, il 26,10%.

Al terzo posto si piazza Christian Bellincampi, candidato del Movimento Cinque Stelle: 1.884 voti, il 7,06%. Risultato al di sotto delle attese, perfino dei sondaggi. Nonostante a Frosinone in campagna elettorale siano arrivati Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Roberto Fico, Paola Taverna e tutti gli altri big pentastellati.

La vera sorpresa della tornata elettorale è rappresentata da Stefano Pizzutelli, candidato sindaco di Frosinone in Comune: 1.297 voti, il 4,86%. Da solo. Ottimo il risultato anche di Giuseppina Bonaviri, candidata a sindaco alla guida della lista civica che porta il suo nome: 630 voti, il 2,36%. Quindi Fernando Incitti, di CasaPound Italia: 550 consensi, il 2,06%.

Dal voto dei singoli partiti emerge la strategia di Nicola Ottaviani: un centrodestra largo, inclusivo, nel quale le liste civiche sono prevalenti rispetto ai partiti e dove, soprattutto, nessuna forza politica ha una percentuale tale da poter condizionare la linea dell'Amministrazione.
Al primo posto si piazza la Lista Ottaviani: 3.364 voti (12,96%) e 5 seggi. Al secondo Forza Italia: 3.097 voti (11,93%) e 4 seggi. Al terzo il Polo Civico: 2.578 voti (9,93%) e 4 consiglieri eletti.

Poi la Lista per Frosinone: 1.420 voti (5,47%) e 2 seggi. Quindi Alternativa Popolare: 1.288 voti (4,96%) e 1 seggio. C'è poi Cuori Italiani: 1.114 consensi (4,29%) e 1 consigliere. Frosinone Capoluogo: 907 consensi (3,49%) e 1 seggio. Fratelli d'Italia: 831 voti (3,20%) e 1 consigliere. Chiude Forza Frosinone: 812 voti (3.13%) e 1 consigliere.

Nel centrosinistra il Partito Democratico arriva a 2.414 voti (9,30%): 3 consiglieri. Subito dietro la lista civica Cristofari Sindaco: 2.403 preferenze (9,26%) e 3 seggi. Socialisti e Riformisti: 1.367 voti (5,27%) e 2 consiglieri. Ci sono anche Frosinone Città Grande (349 voti, l'1,34%) e La Tenda (242 voti, lo 0,93%). Oltre a Bellincampi i Cinque Stelle eleggono un altro consigliere comunale, Marco Mastronardi, in virtù dei 1.523 voti della lista (5,87%).