Dopo tre mandati di sindaci di centrosinistra (due volte Domenico Marzi e una Michele Marini) e quattordici anni all'opposizione il centrodestra torna alla guida del Comune di Frosinone. Lo fa con Nicola Ottaviani, che al ballottaggio batte il primo cittadino in carica Michele Marini, penalizzato dalla spaccatura della sua coalizione.
Il primo turno si snoda nelle giornate del 6 e 7 maggio 2012. Alle urne si recano 29.679 dei 39.109 aventi diritto, il 75,89%.
Nicola Ottaviani raccoglie 12.706 voti, il 44,38%, alla guida di una coalizione di centrodestra formata da nove liste. Per il secondo posto, quello che vale il ballottaggio, la spunta in volata il sindaco uscente Michele Marini: 6.921 voti, il 24,18%. Ha la meglio su Domenico Marzi, del quale era stato vicesindaco per nove anni prima di indossare lui la fascia tricolore. Marzi ottiene 6.541 voti, il 22,85%.
Poi c'è Marina Kovari, alla guida di una coalizione di sinistra, formata da tre liste. Ottiene 949 preferenze, il 3,31%. Quindi Enrica Segneri, del Movimento Cinque Stelle: 671 voti, il 2,34%. Segue Giuseppina Bonaviri, appoggiata da due formazioni civiche: per lei 665 voti, il 2,32%. C'è poi Sergio Arduini (Fiamma Frusino): 72 voti, lo 0,26%. E Alfredo Scaccia (Gente Comune): 41 voti, lo 0,14%.
Dicevamo della spaccatura tra Michele Marini e Domenico Marzi. Si consuma negli ultimi giorni della consiliatura Marini e attraversa profondamente il Partito Democratico. Basti pensare che Fabrizio Cristofari, allora segretario cittadino Dem, decide alla fine di schierarsi con Marzi. Come fanno diversi altri esponenti del partito. E come fa soprattutto il Partito Socialista Italiano, che Gianfranco Schietroma posiziona con Marzi. Inutili le mediazioni messe in campo dai massimi leader dei Democrat Francesco De Angelis e Francesco Scalia. Inutili anche le prese di posizione che autorevoli esponenti socialisti, come Angelo Pizzutelli, cercano di assumere per un sostegno a Marini. Fatto sta che la coalizione di centrosinistra si divide.
Le tensioni del primo turno lasciano il segno e al ballottaggio l'esito appare scontato. Anche se Michele Marini si batte come un leone ed effettua un grande recupero. Il 20 maggio 2012 la percentuale dei votanti si abbassa, a quota 24.324, il 62,60%. Nicola Ottaviani vince con 12.577 voti, il 53,12%.
Michele Marini passa da 6.921 a 11.099 voti, il 46,88%. Ma non basta. Al Comune c'è il passaggio di consegne, nel centrosinistra avviene una frattura non ancora ricomposta, a distanza di quasi sette anni. In aula consiliare Domenico Marzi e Michele Marini neppure si salutano.
Nel dettaglio, la coalizione di centrodestra ottiene 13.140 voti, il 47,69%. La lista del Popolo delle Libertà arriva a 5.354 voti, il 19,43%. Eleggendo ben 10 consiglieri comunali. La Lista Ottaviani fa segnare 2.563 preferenze, il 9,30%: 4 consiglieri. Poi c'è la lista Città Nuove: 2.003 voti (7,27%) e 3 consiglieri comunali. Quindi la lista civica Nuove Realtà: 1.307 voti, il 4,74%, 2 consiglieri comunali eletti. Infine, la Lista per Frosinone: 989 voti (3,59%), 1 consigliere comunale.
Per quanto riguarda la coalizione a sostegno di Michele Marini, 2.882 voti (10,46%) per il Partito Democratico: 3 consiglieri comunali. La lista civica Michele Marini Sindaco elegge 1 consigliere, in virtù di 1.436 voti, il 5,21%. Pure l'Unione di Centro elegge 1 consigliere: 1.256 voti (4,56%).
Per la coalizione di Domenico Marzi, 3 consiglieri per la lista Marzi Sindaco: 2.856 voti, il 10,37%. Mentre il Partito Socialista Italiano ottiene 2.596 voti (9,42%), riuscendo ad esprimere 2 consiglieri comunali.