Le sensazioni che quotidianamente proviamo sono quasi sempre il frutto di un processo di personale elaborazione e di sintesi di tutto quello che avviene attorno a noi. Processo che viene comunemente definito "sinestetico". Con il termine "sinestesia" si fa infatti riferimento a tutte quelle stimolazioni uditive, olfattive, visive, di gusto e tattili – spesso automatiche ed involontarie – che pur essendo percepite dal nostro cervello in maniera distinta, vengono poi elaborate complessivamente ed unitariamente, regalandoci, ad esempio, il piacere del sapore di una pietanza, o l'emozione di una colonna sonora in grado di impreziosire la visione di un film d'autore. Tale inevitabile contaminazione sensoriale è dunque, a ben vedere, il segreto della nostra qualità della vita, ed il motore delle nostre emozioni più forti.

Il cantautore sorano Daniele Scarsella, a completamento del progetto artistico iniziato lo scorso aprile con la pubblicazione del suo concept album di inediti intitolato "11ndici"(coprodotto assieme al compositore e tastierista Fabio Raponi), ha ideato, in collaborazione con l'Ufficio Stampa Volume, la mostra sinestetica intitolata "11ndici – Estensioni – Note da guardare, immagini da ascoltare". L'originale iniziativa, che verrà ospitata dal 22 settembre al 4 ottobre dal Teatro Stabile di Isola del Liri, si pone l'ambizioso obiettivo di unire "musica e arti visive, in un'esperienza sensoriale sinestetica". Per organizzare l'evento Scarsella è dunque partito dal suo recente progetto discografico il quale, ricorda lui stesso, «è un viaggio musicale e rituale attraverso altrettante dimensioni emozionali».

Il compositore ha voluto associare ogni canzone del suo album «ad un simbolo che ne sintetizza il messaggio...compiere un percorso verso il proprio io, colmando distanze fisiche ed emotive è un'impresa rivoluzionaria, da propiziare attraverso una sorta di invocazione laica...le undici dimensioni emozionali del viaggio, insieme ai quattro elementi della visione alchemica (aria, acqua, terra e fuoco) e alle luci e ombre della sfera spirituale, sono ai vertici del personale sigillo di protezione, che campeggia in copertina».

Da tale originale impulso creativo è scaturito un disco estremamente godibile e raffinato il quale, anche grazie ai preziosi contributi di musicisti e professionisti del suono di grande livello (ricordiamo infatti tra gli altri, oltre al già citato Fabio Raponi, anche Roberto Pistolesi, Maurizio Rosa, Massimo Savo, Gabriele Fabrizi, Marco Tersigni, Umberto Pantano, Pino Marinaro, Leonard Raponi ed Alessandro Assante), mescola in maniera molto efficace tutte le anime del background musicale di Scarsella. A colpire, ascoltando l'album, non è soltanto l'elegante energia compositiva che promana dai brani, ma anche gli arrangiamenti, che alternano sonorità tradizionali con altre più moderne ed attuali. I brani sono poi conditi da testi profondi, evocativi e mai banali.

Eccone infatti, di seguito, qualche interessante esempio: «...Sorridi e non vedi l'avvicinarsi tenue delle distanze stanche, di sobrietà incolmabili, di realtà fasulle...»; «...E adesso stringimi e stringimi forte, perché questa vita è l'unica che c'è, per quando arriverà un giorno in cui non avremo più forza e né tempo per stringerci ancora...»; «...si vive del peggio vestito del meglio, e spesso del meglio sputato nel fango, lungo i bordi di un silenzio che scivola via...»; «...sembra di avere sabbia dentro al cuore, e poi del resto come si può fare, per trasformare in miele tutto questo sale...». Non pago dell'ottimo riscontro avuto con il suo recente progetto discografico (e ciò nonostante i devastanti effetti del lockdown dovuto alla pandemia di Coronavirus...), il cantautore sorano ha quindi deciso di alzare ulteriormente il livello della sua espressività artistica, ideando una mostra che fosse in grado di ampliare lo spettro ricettivo delle sue note; a tale scopo ha chiamato a raccolta attorno a sé undici giovani artisti figurativi (in rigoroso ordine alfabetico: Rocco Alonzi, Alessia Alonzi, Roberto Cinti, Guido Gabriele, Lorenzo Mastroianni, Francesco Milanese, Paola Ottaviani, Serena Pironaci, Silvia Ricci, Laura Rossi ed Antonio Venditti), "affidando" ad ognuno di loro un brano dell'album, e lasciando poi la piena libertà di "interpretarlo", attraverso la rispettiva, peculiare sensibilità artistica.

L'originale mostra sinestetica consentirà pertanto a tutti coloro i quali la visiteranno di associare i brani dell'album all'opera opera figurativa realizzata per l'occasione dai summenzionati artisti, rendendo così possibile un'esperienza sensoriale che si pone l'obiettivo di trasformare, integrandola, la proposta musicale di Scarsella. I visitatori, attraverso il proprio smartphone dotato di cuffiette personali, e mediante l'utilizzo di un "codice QR", potranno quindi "guardare le note, ed ascoltare le immagini" riuscendo così a conoscere (o a conoscere meglio) l'energia creativa di uno dei cantautori emergenti più raffinati del panorama musicale italiano.