C'è una serie che, in questo periodo storico di sovraesposizione del prodotto d'intrattenimento, non riesce a prendersi i riflettori nonostante sia tra le migliori in campo televisivo: benvenuti in "The Expanse". La frontiera spaziale, l'esplorazione, il viaggio verso l'ignoto. Quando l'umanità estende il proprio orizzonte di conoscenza ci sono sempre storie interessanti da raccontare. Stavolta l'orizzonte è ben più lontano di quanto si possa immaginare. La serie, giunta alla quinta stagione e disponibile su Prime Video, si svolge in un futuro non troppo lontano. Nel XXIV secolo l'umanità si è fermamente stabilita oltre i confini terrestri. Marte è stato colonizzato.

Se sulla Terra l'equilibrio geopolitico è stato raggiunto sotto la bandiera delle Nazioni Unite, fuori dal pianeta la tensione cresce. Tra la Terra e Marte c'è aria di conflitto: i "marziani" rinnegano le proprie origini e chiedono indipendenza sotto il segno della nuova Repubblica. Tra di loro, sulla fascia principale di asteroidi, i Belters, nati in questo spazio intermedio, si sentono oppressi dal controllo terrestre e con un moto di autodeterminazione provano a crearsi un posto nel mondo nei modi più sbagliati. In questo universo così complesso, si intrecciano le storie del detective Josephus Miller, a cui viene affidata l'indagine sulla scomparsa di una terrestre, Julie Andromeda Mao, e il secondo ufficiale del cargo porta-ghiaccio Canterbury, James Holden, coinvolto in un incidente che rischia di destabilizzare irreversibilmente le relazioni tra Marte e la Terra e innescare un conflitto interplanetario. La serie è un vero e proprio gioiello.

Dimenticate i marziani verdi: gli alieni sono gli umani stessi e se l'esplorazione siderale ci porta lontani dai quartieri dove siamo cresciuti, i nostri problemi e le rivalità ci seguiranno ovunque. Nei giorni in cui Elon Musk progetta i voli spaziali commerciali e innova il mondo grazie alla sua tecnologia, è interessante guardare il futuro negli occhi degli sceneggiatori della serie. Un mondo imperfetto, come il nostro, ma che, superato lo shock di navi spaziali e modifiche dei corpi, ricorda perfettamente i nostri sistemi nazionali e sovranazionali. Space opera moderna completa e complessa, consigliata agli appassionati di fantascienza e non.