Nonostante l'immenso successo commerciale dei suoi lavori, va riconosciuto che Cristopher Nolan sia uno dei registi più in vista della sua generazione. Ogni sua pellicola viene anticipata da grande entusiasmo, a prescindere dalla tematica, ed è stato, tra le altre cose, il nome dietro il rilancio cinematografico moderno di Batman. Una caratteristica della sua poetica cinematografica è rappresentata dalla forza delle idee: se un concetto, una forma, un pensiero balenano nella mente del regista inglese, è difficile staccarlo dalla convinzione che si debba creare un film attorno a ciò.
Sembra proprio questo il caso di Tenet. Un nome che ricorda di quadrato magico di Sator, un'iscrizione latina che si può leggere in tutti i sensi.

Il film si configura come un thriller di spionaggio con elementi fantascientifici. L'azione si apre su un attacco terroristico alla Casa dell'Opera di Kiev. Un attacco terroristico di matrice russa mette alle strette la squadra del "Protagonista". Nel momento in cui tutto sta per crollare il "Protagonista"viene salvato da un uomo in grado di sparare proiettili "invertiti", cioè facendoli rientrare nella canna delle armi. L'intervento non basterà a salvare il "Protagonista" dai russi, che lo costringeranno all'estrema ratio: ingerire la sua pillola di cianuro per morire senza rivelare nulla. Al suo risveglio l'agente scoprirà che la pillola non è altro che un test, ideato per valutare la lealtà degli operativi. L'agenzia segreta Tenet si offre di accoglierlo tra i suoi ranghi per salvare l'umanità da una fine certa. È così che Neil e l'entropia invertita faranno il loro ingresso nella sua vita.

Se i precedenti lavori del regista chiedevano uno sforzo d'immaginazione e una grande sospensione dell'incredulità, questo fa molto di più. Tenet è infatti, senz'ombra didubbio, ilpiù nolaniano tra i film in curriculum, forte di una premessa da accettare come dogmatica e brillante al netto di un forte patto con lo spettatore. Superata la barriera della comprensione, poiché difficilmente verranno assorbiti tutti i dettagli, ci si ritrova di fronte ad un action movie dinamico e pieno di grandi trovate. La folle idea di ricostruire un film al contrario funziona e, oltre alla potenza delle sue trovate più brillanti, la struttura del film regge grazie ai suoi interpreti.

John David Washington continua a tracciare il suo cammino, accantonando le pesanti impronte del padre Denzel, per Robert Pattinson è quasi superfluo spendere parole: dimenticato Twilight, si è infatti dimostrato un talento purissimo della sua annata. Da vedere (e rivedere), su Sky on demand.