Kaiju: parola giapponese per un mostro di taglia enorme, spesso e volentieri con pessime intenzioni. C'è un motivo se la parola con cui li identifichiamo ed i film che riguardano questi mostri sono stati per decenni una prerogativa del popolo nipponico: perché conoscono meglio di tutti la materia e sanno interpretarla con una maestria senza pari. È proprio negli anni in cui Gareth Edwards, regista giovane con la giusta dose di talento, ha preso per mano il "Re dei mostri" accompagnandolo nel suo nuovo viaggio nei cinema statunitensi che la gloriosa nazione natale di Godzilla non ci sta. È così che, per la prima volta dalla nascita al cinema di Godzilla nel 1954, il Giappone sforna un film nel quale vengono ri-narrate le origini del mostro.

La trama è quanto ci si possa immaginare in un film che pretende di introdurre Godzilla in un universo cinematografico a se stante: il Re dei mostri si risveglia dopo il suo sonno radioattivo. Iniziando a vagare sulla Terra, ora abitata da tanti piccoli esserini insignificanti, il kaiju si trova a seminare morte e distruzione. Non c'è dolo nel dolore inferto. Una divinità alta 120 metri non si rende neanche conto di qualcosa di così piccolo sotto i suoi passi. Il Giappone è paralizzato. Con Tokyo in fiamme il governo cerca una soluzione rimanendo paralizzato in un cortocircuito burocratico. Alle spalle degli organi governativi del Sol Levante aleggia l'ombra della mano degli Stati Uniti, pronti a nuclearizzare per la terza volta la terra nipponica. Si deve trovare una soluzione e bisogna farlo alla svelta...

Se nei film degli anni 50 in Godzilla echeggiava l'orrore dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, stavolta il terrore seminato dal mostro ha radici più giovani. Il terremoto del 2011 ed il disastro di Fukushima hanno segnato una popolazione. Hideaki Anno incarna alla perfezione, nel suo primo kolossal ad alto budget, lo spirito del mostro. Una creatura leggendaria, inconsapevole della distruzione che si trascina dietro, e slegata da ogni concetto di bene o male. Il film è un'opera complessa, di critica ad un sistema politico paralizzato dalla burocrazia e dalla mancanza capacità di improvvisazione. Shin Godzilla è disponibile su Prime Video.