Dolore e incredulità per la morte di Fernando Iacovissi, 44 di Veroli, vittima di un incidente mentre era in sella sua moto. Il verolano era molto conosciuto. Viveva a Castelmassimo dove aveva anche un’officina meccanica. Il suo lavoro ruotava attorno alle “due ruote”, la sua grande passione. Ieri mattina la tragedia sulla Statale 509 Forca d’Acero. Stando a una prima ricostruzione dell’accaduto, Iacovissi, insieme ad alcuni compagni, era diretto a Pescasseroli, quando all’altezza del territorio di Opi (L’Aquila), per cause al vaglio dei carabinieri, si è verificato lo scontro frontale con una macchina. Un impatto che non gli ha lasciato scampo. 

La notizia della morte del quarantaquattrenne si è diffusa subito dopo l’ora di pranzo nella zona verolana, Castelmassimo, lasciando tutti i vicini di casa, i parenti e gli amici increduli. Tanti i commenti sulla bacheca Facebook di Iacovissi. Il quarantaquattrenne è ricordato da tutti come una persona dedita al lavoro, alla famiglia, sempre disponibile, cordiale, sapeva farsi volere bene da tutti, sempre con il sorriso sulle labbra. «Grande persona, grande meccanico, un punto di riferimento per tutti noi motociclisti, un grande in tutto - scrive un amico - Ti voglio ricordare così. Sorridente e soddisfatto del tuo lavoro ogni volta che mi ridavi la moto. “La nostra moto”, come ci piaceva chiamarla. E pensare che cinque minuti prima che te ne andassi eravamo insieme a gioire, ridere e scherzare. La nostra passione ci dà tanta soddisfazione, oggi una grande delusione. È venuta a mancare, e non mi stancherò mai di ripeterlo, una grande persona, un grandissimo meccanico e un vero gentiluomo. Per rispetto al tuo nome ed in onore al tuo ricordo sono fiero di dire “motociclista tutta la vita”». «Grande meccanico, oltre ad essere il migliore sui motori - un altro post lasciato sulla sua bacheca - eri un grande amico, sempre disponibile. Mi dispiace tantissimo». Ed ancora un toccante messaggio. «Ti conoscevo da poco Fernando. Hai sistemato venerdì la mia moto per coronare il sogno di girare in una vera pista e ieri sera ci siamo sentiti perché volevi sapere come mi fossi trovato. Ma tu eri il numero uno nel tuo lavoro, quindi la mia risposta è stata più che positiva. Oggi è stata la tua ultima uscita su questo mondo che ci punisce amaramente per una nostra passione. Mi mancherai grande pilota. Grande meccanico. Grande uomo, riposa in pace ovunque tu sia. Ciao maestro».

Fernando lascia la moglie Daniela e due figlie di tre e sei anni.