Un’altra giornata di disagio in viale Giglio. Tir bloccato all’Arcatura paralizza il traffico delle 18. Monta la rabbia di automobilisti e commercianti, da anni in lotta con le amministrazioni competenti per una situazione che è diventata ingestibile. Ancora un autotreno uscito dalla superstrada e rimasto fermo allo svincolo con la via Maria, troppo stretto e già intasato da un traffico semiparalizzato.

Disagi per l’autista ma anche per il commerciante che invano ha atteso il suo carico. E la scena si ripete: gli automobilisti che viaggiano da e per Frosinone sono disperati. Lo svincolo è fatto male e non consente ai mezzi pesanti di poter svoltare con l’agilità necessaria. Così ogni giorno restano incastrati tra la strada e l’uscita della Sora-Ferentino, in attesa di aiuti.

Il commento

«È mai possibile dover ancora sopportare una situazione simile, nonostante le infinite proteste dei residenti? –è la domanda che pone all’amministrazione comunale il dirigente locale AnFdI Gaspare Finiore ed ore imbottigliati nel traffico senza che nessuno intervenga. Viale Giglio è diventato invivibile, dai commercianti ai residenti nessuno più ha la forza di protestare. Ovviamente una cattiva gestione della viabilità urbana comporta anche un calo degli affari e sono tanti i clienti persi a causa dei tanti disagi dovuti alla mancanza di parcheggi e al traffico diventato insostenibile».

L’altro ieri pomeriggio, lungo il viale, le auto sono rimaste completamente bloccate per circa un’ora. Qualcuno in preda alla rabbia è sceso in strada a protestare e a documentare quanto accaduto. «La costante presenza di veicoli fermi in fila comporta anche livelli di smog al di sopra della soglia consentita, peccato che a nessuno interessi molto. Noi che ci viviamo e lavoriamo al Giglio siamo costretti a respirare aria inquinata tutti i giorni, ma invocare soluzioni è quasi reato».

Quello svincolo va sistemato al più presto così da migliorare il passaggio dei camion ed evitare alle auto file interminabili, tra la rabbia dei commercianti che vedono sfumare i propri affari.