Mai avrebbero pensato che durante un servizio fotografico per dare testimonianza del patrimonio artistico verolano, avrebbero scoperto un’altra opera da inserire nel calendario e nel “tesoro” della basilica di Santa Maria Salome. Precisamente nella zona della cupola, dove si trova la Cappella del Rosario, è riaffiorato un affresco del 1500 di S. Girolamo. A darne notizia è il rettore Don Angelo Maria Oddi. "Sabato mattina con il gruppo dei preziosi collaboratori della Basilica, Antonio, Francesco, Maurizio, Danilo, Maica e Sara, eravamo pronti a fare foto per il nuovo calendario 2017, la zona interessata era la Cappella del Rosario e il soggetto da fotografare era l’Albero della Vita.
Dopo aver montato il Trabattello per raggiungere la parte più alta dell’affresco, ci siamo accorti che in uno dei pennacchi (i piccoli triangoli di attacco tra la cupola e la colonna), c’era della vernice che stava per staccarsi e per evitare di farla cadere con un piccolo bisturi è stata asportata".
E proprio così, con sommo stupore, si sono accorti che sotto c’erano tracce di pittura rossa. "Allargando un po’ lo spazio interessato abbiamo potuto constare che era un panneggio di ottima fattura - aggiunge don Angelo - Allora mi sono ricordato che antichi documenti del 1600 narravano che, in quella cappella eretta attorno al 1540 dopo la battaglia di Lepanto, erano presenti affreschi che avevano come soggetto i 4 Padri della Chiesa, solamente allora abbiamo riconosciuto nella figura emersa S. Girolamo nella sua iconografia classica, seminudo e con la Bibbia in una mano.
La tradizione vuole che questi affreschi, insieme a quelli della cappella accanto, possono essere attribuiti al Frezzi di Parma.
Ora gli altri tre pennacchi aspettano di restituire anche loro il loro prezioso contenuto e cioè , i santi Ambrogio Agostino e Gregorio.
La basilica non finisce mai di stupirci, altri capolavori si aggiungono al già immenso patrimonio artistico della nostra città.
Certo la storia ci prenderà a schiaffi per come lasciamo nel degrado più completo gli affreschi delle cupole delle cappelle, dipinte da autori immensi come Giacinto Brandi (cappella Leni) e del Frezzi. Speriamo - conclude il rettore della basilica di Santa Maria Salome - che questo evento svegli in noi un sussulto di orgoglio e che ognuno, per ciò che gli compete, si impegni l recupero di questo che può essere considerato l’oro di Veroli".