Ladro maldestro tenta un furto in un impianto dismesso per la lavorazione del calcestruzzo, ma viene beccato dal proprietario.
Sottoposto a perquisizione domiciliare, i militari requisiscono 8 chili di rame probabilmente il bottino di un precedente raid furtivo. Ennesimo tentativo di furto questa volta ai danni di unâazienda di Casamari.
Lâautore, un sessantasettenne del posto, è stato però sorpreso dal proprietario proprio mentre forzava il cancello di ingresso e si introduceva nella proprietà privata.
I fatti
Lâepisodio si è verificato ieri mattina in via Bagnara. Lâuomo che probabilmente non era estraneo a simili reati, con tanto di arnesi da scasso e alla luce del giorno, era riuscito indisturbato a forzare il cancello di ingresso del vecchio impianto utilizzato fino a qualche anno fa per la lavorazione del calcestruzzo. Evidentemente pensava di non essere notato, anche perché la strada di accesso non è molto trafficata e la presenza di un uomo davanti al cancello di un impianto ormai in disuso non avrebbe certo destato il sospetto dei passanti. Ma il sessantasettenne aveva fatto male i conti. A due passi dal cancello, câera il proprietario che notando quel tizio armeggiare con pinze e tenaglie, non ha avuto dubbi e dopo avergli intimato di allontanarsi, ha chiamato i carabinieri. Quando i militari sono arrivati sul posto, aiutati anche dal titolare dellâazienda, hanno impiegato pochi secondi per rintracciare il responsabile del tentato furto e raggiungerlo direttamente a casa. Ed è qui che lâhanno trovato. Da prassi hanno quindi proceduto alla perquisizione domiciliare e in un capannone di sua proprietà , tra lâaltro poco distante dallâabitazione, hanno rinvenuto 13 matasse di rame. Otto chili di oro rosso sul quale lâuomo non è stato in grado di fornire dati certi sulla provenienza. Così il materiale è stato sottoposto a sequestro insieme ad una serie di attrezzi utilizzati per introdursi allâinterno dellâimpianto di lavorazione di Casamari.
Il sessantasettenne è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone con lâaccusa di tentato furto aggravato e ricettazione.