Violenta unâamica di famiglia: ieri lâarresto. Arriva lâepilogo su una triste vicenda che risale al 2005 e che ha profondamente scosso lâintera comunità di Veroli. I carabinieri della stazione, infatti, una volta espletate le formalità di rito, ieri hanno dato esecuzione allâordinanza di carcerazione. Dovrà scontare una pena di un anno e quattro mesi ai domiciliari il sessantacinquenne che dodici anni fa violentò una giovane conoscente, tra lâaltro affetta da ritardo intellettivo.
I fatti
Lui di anni ne aveva allora cinquantacinque, lei era molto più piccola e purtroppo con un grave handicap mentale, che per lungo tempo non le ha permesso di difendersi dagli abusi. Così quella storia di ordinaria violenza era andata avanti allâinsaputa di tutti; dei familiari dellâuomo, che continuavano a frequentare la casa degli orrori senza rendersi conto di quel rapporto morboso tra la giovane vittima e il suo aguzzino, e della famiglia di lei che vedeva in quel mostro una figura amica a cui la giovane figlia si era tra lâaltro affezionata.
Invece câera dellâaltro: ma nessuno lo sapeva e nemmeno osava immaginare. Alla fine qualcuno ha scoperto quel rapporto malato e denunciato lâaccaduto ai carabinieri. Lâuomo è stato subito allontanato, come misura cautelare necessaria oltre che obbligatoria e arrestato. Intanto si è aperto il processo penale per violenza sessuale.
Dalla denuncia alla condanna sono passati altri lunghi dieci anni. Solo lo scorso anno arrivò la sentenza di carcerazione che venne però presto sospesa. Solo ieri mattina si è arrivati allâepilogo. Il sessantacinquenne dovrà ora scontare la pena definitiva di un anno e quattro mesi di reclusione per il reato di violenza sessuale in regime di arresti domiciliari.
I carabinieri del maresciallo Giovanni Franzese hanno provveduto a dare esecuzione allâordinanza di carcerazione emessa dal Tribunale di sorveglianza di Roma (Ufficio esecuzioni penali), traendo in arresto lâuomo.
Ora, a dieci anni dallâaccusa di violenza sessuale che gli mosse quella giovane donna a lui molto vicina e che gli costò lâarresto, il sessantacinquenne è finito agli arresti domiciliari e dovrà ora scontare la sua pena diventata definitiva dopo un lungo calvario.