Vandali in azione in piazza Mazzoli. Il centro storico ancora ostaggio di giovani teppisti. Questa volta i soliti ignoti se la sono presa con le fioriere sistemate qualche giorno fa lungo la scalinata al lato della cattedrale di Sant’Andrea. Tanta l’indignazione dei cittadini che chiedono più controlli e sperano che vengano al più presto visionate le telecamere di sorveglianza così da consegnare i responsabili alla giustizia. I fiori e gli addobbi per l’inaugurazione del “Building peace” sono durati meno di due giorni.

La colpa è sempre dei soliti vandali che di notte mettono a ferro e fuoco il centro storico, sicuri di passare inosservati e di restare, quindi, impuniti. L’altra notte, ignoti hanno infatti approfittato dell’ora tarda per avvicinarsi alla fioriera e mandarla a terra in mille pezzi. Un gesto vile che i cittadini hanno unitamente condannato.

«Sappiamo chi è stato – commentano alcuni - ma senza prove non possiamo denunciare. Non è paura la nostra, ma avendoli visti in azione è sempre difficile puntare il dito contro questo o quello. Intanto in piazza Mazzoli ci sono le telecamere di videosorveglianza che se hanno funzionato mostreranno sicuramente a chi di competenza gli autori di quel gesto sconsiderato».

Le telecamere in centro ci sono e di giorno funzionano regolarmente. Si tratta di giovani piuttosto “esperti” che hanno già messo a dura prova la pazienza dei residenti. «Sono gli stessi che dopo la mezzanotte bivaccano sulle scalinate della cattedrale lasciando buste di cibo e bottiglie di birra –racconta qualcuno - oppure a Santa Salome si divertono a lanciare bottiglie di vetro sui tetti delle case, senza preoccuparsi delle conseguenze».

Con ogni probabilità sono anche gli stessi che periodicamente prendono di mira l’Olivella, imbrattano muri e selciato lasciando dediche d’amore dai colori sgargianti. «Ci auguriamo che l’amministrazione comunale decida di denunciare quanto accaduto e di non lasciare impunito l’ennesimo atto vandalico – l’appello dei residenti - non basta atteggiarsi a vittima, è arrivato il momento di agire». Intanto, ieri mattina a qualcuno è toccato pure raccogliere i cocci e per ora sperare che episodi simili non si ripetano in futuro.