La zuccata di Blanchard ha rotto il ghiaccio, togliendo quello zero così frustrante e così angoscioso per una squadra che cerca la propria dimensione nel salotto buono del calcio italiano.

Per l’aritmetica non è cambiato moltissimo, ma per le ansie del Frosinone sì. Quel colpo di scena in uno stadio giovane ma già ammantato di leggenda ha detto ai ragazzi di Stellone che forse la dea del calcio non è così adirata, che nessuna squadra è imbattibile e che a volte crederci aiuta a propiziare l’impossibile.

E allora la gara di oggi (ore 19) al Comunale, contro l’Empoli, dovrà aumentare l’autostima, regalare adrenalina ed emozioni e soprattutto assestare una classifica che già offre l’opportunità di operare il sorpasso ai danni delle altre due matricole, Carpi e Bologna, nonché del disastrato Verona.
Vincere significherebbe conquistare momentaneamente la zona salvezza, con buona pace dei processi sommari intentati alla competitività della squadra con una solerzia ed una frenesia degne di miglior causa.

Tutto bello, tutto esaltante, senon fosse che l’Empoli è una signora squadra e pertanto renderà complicata e impervia la conquista. Le due precedenti gare casalinghe hanno messo il Frosinone di fronte a compagini con una storia calcistica ed un organico sicuramente superiori a quelli dell’Empoli e i ciociari non hanno certo sfigurato, pur uscendo dal campo sconfitti in entrambe le circostanze. Sono precedenti in qualche modo confortanti, ma che segnalano soprattutto la difficoltà di raccogliere in proporzione al seminato.
Dopo il gol lampo di Soddimo contro il Torino, le trame di gioco dei canarini non hanno dato ulteriori frutti, lasciando spazio alle recriminazioni per qualche buona opportunità vanificata dalla scarsa precisione o dalla disattenzione della terna arbitrale.

Contro l’Empoli bisogna far gol, possibilmente più di uno, perché il potenziale offensivo dei toscani è di tutta evidenza rende complesso lasciare intonsa la porta difesa da Leali. Per questo confronto Roberto Stellone nella conferenza di ieri non ha annunciato la formazione, ma non dovremmo andare molto distanti dal vero affermando che davanti a Leali dovrebbero esserci Rosi, Diakitè, Blanchard e Pavlovic, e che la cerniera di centrocampo dovrebbe essere composta da Tonev, Chibsah, Sammarco e Soddimo, mentre a Dionisi e Daniel Ciofani sarà affidato l’ingrato ma sempre esaltante compito di far gol.

C’è anche un dubbio relativo ai due che dovranno andare in tribuna, perché sono 25 i giocatori abili e arruolati nel club giallazzurro. Possibile che tocchi al terzo portiere Gomis e a Bertoncini l’esclusione dalla panchina, in considerazione del fatto che dovrà essere una gara offensiva e pertanto Stellone si premurerà di avere varie soluzioni offensive anche in pancaL’orario di gara è insolito, le 19, ma in questo campionato ne vedremo di ancor più insoliti, visto che con la Fiorentina si giocherà alle 12,30. La cornice di pubblico sarà quella delle grandi occasioni, perché anche e soprattutto queste sono le gare che decideranno le sorti della squadra ciociara.

Milan, Juve e Inter scatenano grandi suggestioni ma è con l’Empoli, Carpi, Bologna e compagnia che il Frosinone si gioca la salvezza. Servono undici leoni, per scrivere un’altra pagina di una favola degli anni nostri.