Domenica prossima il Frosinone torna a giocare in casa e con l’animo rinfrancato dai tre punti conquistati con l’Empoli, affronterà la Lazio. Dopo quello con la Roma, quello di domenica è il secondo derby regionale del Comunale e anche per questo è previsto il pienone. Questa mattina si riunisce il Gos e venerdì il tavolo tecnico in cui si deciderà quale “griglia” di sicurezza mettere in campo, non quello di calcio, ma quello dell’ordine pubblico. Intanto il provvedimento che non piacerà certamente ai tifosi laziali del circondario, prevede che la vendita dei 2.000 biglietti per il settore ospite che comincia questa mattina, è riservata solamente ai residenti in provincia di Roma possessori della tessera del tifoso.

Inutile obiettare che la squadra porta il nome della regione. Quattordici punti separano in classifica le due compagini. I romani della Lazio sono impegnati a rincorrere una posizione utile per accedere alle competizioni europee e in questo, strappare loro punti, anche alla faccia del pronostico che li vede sfavoriti, avrebbe per i ciociari un doppio significato; in primis perché contribuirebbero all’obiettivo di tirarsi fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione ma poi anche perché ai tifosi del Frosinone e a coloro che hanno a cuore i colori gialloblu, ancora prude quella telefonata di Lotito con il Dg dell’Ischia in cui il presidente biancoazzurro sosteneva che il Frosinone e il Carpi non dovevano salire il serie A perché “non contano un C…”.

Tra le tifoserie, però non c’è astio, anche perché i laziali, da tempo contestano il loro presidente. Quindi a Frosinone il coro sarà unanime. La città, però, si prepara a vivere, quindi, un’altra domenica blindata. La prefettura sta valutando di adottare il provvedimento di divieto di trasferta per i non possessori di biglietto, provvedimento già adottato con il Napoli. Non mancheranno i divieti di vendere e somministrare bevande alcoliche intorno al comunale, così come di esercitare l’attività di venditori ambulanti.