Prevenzione per i pericoli di straripamenti del Liri. Dopo il grido d’allarme lanciato e ribadito negli ultimi tempi dagli esponenti della minoranza consiliare, ma anche dal M5S e da diverse associazioni ambientaliste, riguardo i rischi legati alle possibili esondazioni del fiume Liri, legate alla realizzazione dello sbarramento all’altezza del ponte Città di Vaughan, arriva una risposta, apparentemente indiretta, da parte dell’amministrazione comunale.


Il sindaco Ernesto Tersigni, infatti, ha fatto rilevare che, in vista della stagione invernale, è in corso proprio l’attività di pulizia del fiume Liri.
«Cresce l’attenzione dell’Amministrazione – evidenzia il primo cittadino - impegnata in una costante opera di bonifica del corso fluviale. I lavori sono iniziati nel mese di agosto a cura dell’Ardis», l’agenzia regionale che si occupa appunto anche dei corsi d’acqua.
Il sindaco sottolinea che la valorizzazione del Liri è stato un obiettivo fisso sin dall’insediamento. L’intervento, che in passato si è reso necessario anche in altre zone a causa dell’accumulo di detriti trascinati dalla corrente e di rifiuti abbandonati, garantirà la sicurezza del cantiere che lavora per il progetto “Liris” e, nel contempo, servirà come strumento di prevenzione delle piene invernali.

Inoltre non è da sottovalutare «aspetto di valenza turistica del corso d’acqua che è uno dei simboli storici della città di Sora».
Per Ernesto Tersigni infatti «il Liri è una delle nostre più importanti risorse e per questo dobbiamo impegnarci tutti per tenerlo pulito e valorizzarlo.
Spesso si dimentica il potenziale turistico del fiume che, invece, è un bene naturale di straordinaria bellezza e, opportunamente sfruttato, può portare enormi benefici alla nostra città».Ora conla bonificadel corso d’acqua proprio nella zona centrale della città, si dovrebbero, si spera, almeno ridurre le problematiche segnalate.
In attesa che la vicenda giudiziaria legata all’informativa dei tecnici dell’Ardis alla Procura sia definita presto, per capire se la diga può restare o se, come auspicano gli oppositori, debba essere al più presto demolita.