Il bivio. Sta ai sorani decidere in quale direzione andrà la locomotiva della città. Solo due le opzioni: la riconferma del sindaco uscente, Ernesto Tersigni e quindi la certificazione dell’apprezzamento per quanto realizzato dalla sua amministrazione in questi cinque anni, o la promozione del capo della minoranza consiliare uscente, Roberto De Donatis con il riconoscimento del lavoro di controllo, pungolo e stimolo svolto finora e, anche qui, per il documento programmatico allestito per la consiliatura che verrà.

I numeri

I cittadini iscritti alle liste elettorali sono 24880 che potranno esprimere la loro preferenza per uno dei due candidati nelle 25 sezioni dislocate in tutto il territorio comunale, di cui una nel nosocomio cittadino per dare la possibilità di voto ai degenti. Tra gli iscritti, però, in tanti risiedono all’estero e, in pratica, non votano mai per cui il numero di votanti effettivi cala vistosamente, anche per il contributo dei sorani che non si recano deliberatamente a votare.Nel primo turno così, per effetto di una affluenza fermatasi al 69,34 per cento, hanno votato 17253 sorani. Ma i voti validi sono stati 16677, a causa delle 576 schede nulle o bianche. Di solito al ballottaggio il dato dei votanti scende di un ulteriore migliaio di voti. Vedremo se il fenomeno si verificherà anche stavolta.

Nessun apparentamento

Nella prima settimana dopo il primo turno nessuno ha scelto di apparentarsi. Quindi nelle schede elettorali a sostegno dei due candidati ci saranno solo i simboli delle liste che li hanno sostenuti il 5 giugno. In particolare sei liste per Ernesto Tersigni (Sora 2050, Il centro, Città Progresso, Noi per Sora, Patto Sociale, Popolari e Democratici), sette per Roberto De Donatis (Forza Civica, Impronta cittadina, Sora che verrà, Patto Democratico, Alleanza per Sora, Giovani per Sora, Liberiamo Sora). Augusto Vinciguerra e De La campagna elettorale 3.0 ha fatto registrare un largo uso dei social Donatis hanno stipulato comunque una intesa programmatica.

Le scelte degli esclusi

Oltre ai due sfidanti approdati al ballottaggio, quattro i candidati a sindaco che hanno partecipato alle elezioni del primo turno. Augusto Vinciguerra, come detto, ha scelto di portare in dote il consenso del primo turno (2518 voti pari al 15,09 per cento) alla Piattaforma Civica di De Donatis, dopo un accordo programmatico su temi come sanità, lavoro, innovazione, formazione e cultura. L’intesa non ha interessato assessorati o altri incarichi. Il grillino Fabrizio Pintori, Antonio Vitale di Noi con Salvini e Bruno La Pietra con la Sinistra Unita invece non hanno fatto accordi con nessuno.

Il consiglio che verrà

Se Vince Tersigni in maggioranza Maria Paola D’orazio, Agostino Di Pucchio, Salvatore Meglio, Luca Di Stefano, Federica Di Pucchio, Valter Tersigni, Marco Mollicone, Andrea Petricca, Elisa Castellucci e Serafino Pontone Gravaldi. Per la minoranza, oltre a Fabrizio Pintori e Augusto Vinciguerra, Roberto De Donatis, Lino Caschera, Fausto Baratta e Stefano Lucarelli. Nell’ipotesi che vinca De Donatis, per la maggioranza Caschera, Alessandro Mosticone, Antonio Lecce, Baratta, Francesco De Gasperis, Serena Petricca, Lucarelli, Antonio Farina, Natalino Coletta e Massimiliano Bruni. A questi si aggiungerà Vinciguerra. In minoranza, i fratelli Ernesto e Walter Tersigni, la D’orazio, Di Stefano e Pintori. I risultati della sfida Sperando che non si ripeta quanto accaduto al primo turno, con una sezione che ha chiuso alle 5 del pomeriggio dopo 17 ore di scrutinio, stavolta l’esito del voto dovrebbe arrivare già dopo un paio d’ore. Sarà il re della notte. E di Sora.