Era uno dei 135 indagati dell’inchiesta sulle patenti facili alla Motorizzazione di Frosinone. Come altri esaminati era accusato di aver ottenuto il rinnovo della patente durante una delle sessione ritenute dalla procura truccate.

L’uomo, un automobilista di Isola del Liri, si era visto sequestrare la patente di guida. La procura aveva ottenuto il sequestro probatorio dei titoli di guida, dopodiché il gip, ritenendo che il possesso della patente, conseguita stando alle accuse in modo illecito, andava a protrarre gli effetti del reato aveva deciso il sequestro preventivo.

Il provvedimento aveva interessato diversi possessori di patente conseguita davanti alle commissioni nel mirino degli investigatori della squadra mobile. Così l’uomo, difeso dagli avvocati Antonino Nobile e Federico Altobelli, ha deciso di presentare un’istanza al tribunale del Riesame. La difesa ha puntato l’indice sul fatto che l’uomo era già possessore di patente, trattandosi di rinnovo.

Mentre l’inchiesta va avanti, per quasi tutti gli indagati rimangono le misure a suo tempo imposte dal gip. Fa eccezione uno dei principali indiziati, Donato Ferraro (difeso dagli avvocati Pierpaolo Dell’Anno e Sandro Salera) che, dopo il lungo interrogatorio al quale si è sottoposto su sua richiesta ha ottenuto i domiciliari.