Da autista di autobus a dipendente dell'Anagrafe. Un'attività lavorativa che per contratto spettava a personale con mansioni superiori. Così ora il Comune sarà ora costretto a risarcire il dovuto.
Ancora una vittoria in tribunale per la Uil Funzione pubblica di Frosinone. E un'altra sconfitta per l'amministrazione del sindaco Cretaro. Il dipendente comunale, assistito dallo studio legale Giaccari, si è visto riconoscere tre anni di trattamento economico per aver svolto mansioni superiori.

Il lavoratore inquadrato nella categoria B come autista di autobus, era stato di fatto assegnato agli uffici demografici dove, su delega del sindaco, istruiva pratiche, autenticava firme e rilasciava documenti d'identità che, invece, sono prestazioni lavorative attribuite a un ufficiale d'anagrafe, tra l'altro inquadrato contrattualmente nella categoria C.

Basandosi sulla documentazione attestante lo svolgimento di un'attività lavorativa demandata per contratto a personale con mansioni superiori, il dipendente ha così portato in giudizio il proprio datore di lavoro: ovvero il Comune di Veroli.

La vicenda ha avuto un lieto fine per l'autista, meno per l'ente. «Basterebbe soltanto un sano buonsenso per evitare di andare in giudizio - ha dichiarato Paolo Pandolfi, segretario generale della Uil Fpl di Frosinone - Anziché fare in modo negli enti di sanare bonariamente vicende come questa, ci ritroviamo puntualmente a dover adire le vie legali. Un'attività che finisce, tra l'altro, per incidere anche negativamente sui bilanci comunali con pagamenti di spese legate alle azioni legali che potrebbero essere impegnate per altre necessità».
Per effetto della sentenza emessa ieri dal giudice del lavoro Massimo Lisi presso il tribunale di Frosinone a favore del lavoratore difeso dalla Uil Fpl, il Comune dovrà pagare il dovuto per il trattamento economico iniziale relativo all'inquadramento nella categoria C dall'ottobre 2014 al maggio 2017 e corrispondere le differenze retributive rispetto al trattamento iniziale per la categoria B, oltre i consueti interessi legali.