Dalle scuole, agli uffici pubblici. Dalle piazze, alle vie dello shopping. E poi tutte le strade d'accesso alla città. Il «Grande Fratello» su Frosinone è composto da 320 telecamere di videosorveglianza. Una rete di occhi elettronici puntati sui centri nevralgici del capoluogo, il cui unico scopo è quello di garantire la sicurezza dei cittadini. Si tratta di un sistema efficiente, ad alta definizione, e in costante crescita, visto che a breve gli apparecchi di controllo verranno installati anche nelle zone periferiche. Il Comune, con una spesa di 50mila euro, ha varato il progetto “Città in video”. Ieri la presen- tazione in Prefettura: «È un’iniziativa avviata due anni fa - ha spiegato il sindaco Ottaviani - ed è stata portata avanti dai tecnici comunali, sia per quanto riguarda il software sia per il reperimento delle apparecchiature. Se si tiene conto che Frosinone ha una popolazione di circa 50mila residenti, viene fuori che c’è una telecamera ogni 150 abitanti. È il rapporto più in alto in assoluto in tutta Italia».

Il primo cittadino ha poi fatto notare che si tratta di un primato importante non solo sotto il profilo della sicurezza, ma soprattutto sotto quello della prevenzione: «Il progetto - ha argomentato - si divide in due fasi: la prima ha riguardato l'installazione dei cosiddetti occhi elettronici; la seconda è relativa all'informazione sulla presenza delle telecamere».

Sulle strade d’ingresso alla città verranno posizionati i cartelli che indicheranno la presenza della videosorveglianza: «Chi entra - ha aggiunto Ottaviani - deve sapere che è bene accetto se viene per lavorare, per studiare, per divertirsi o semplicemente per socializzare. È giusto però che sia avvertito della circostanza che, per la sicurezza collettiva, i comportamenti che dovessero risultare in contrasto con il rispetto delle leggi saranno sicuramente osservati e, se necessario, sanzionati dalle forze dell’ordine e dall’autorità giudiziaria».

Sotto controllo finiranno a breve anche gli ingressi degli istituti scolastici per contrastare fenomeni di bullismo. Il servizio, coordinato dall’ingegner Sandro Ricci dell'ufficio Ced comunale, fornirà, quindi, utili strumenti d'indagine alle forze dell’ordine, anche in occasione di reati predatori o di atti vandalici: «Non ci sono stati costi di progettazione - ha precisato Ricci - perché si tratta di un progetto in house. Gli unici soldi spesi sono quelli per l'acquisto di telecamere speciali che, nel momento stesso in cui qualcuno tenta di spegnerle, fanno scattare un alert sui nostri computer. Le registrazioni sono in tempo reale, in alta risoluzione e messe a disposizione delle forze di polizia. Dopo un certo periodo, così come prevede la legge e il nostro regolamento, verranno eliminate dai server».

A breve ci sarà l'implementazione del progetto anche per quel che concerne le zone periferiche: «La città di Frosinone - ha aggiunto il prefetto Emilia Zarrilli - da oggi sarà ultra protetta da un sistema di oltre 300 telecamere. Il progetto, presentato alla Prefettura circa un anno fa, è stato vivisezionato dai tecnici della polizia di Stato. Ora è passato al vaglio e, quindi, è stato concesso il via libera per l'applicazione. La cosa importante è che può essere, non solo implementato, ma anche collegato con quello delle sale operative delle forze dell’ordine. Si tratta di uno strumento importante in caso di reati, proprio grazie alla stretta collaborazione che ci sarà con tra Comune, Polizia e Carabinieri e Finanza».

Fondamentali, ad esempio, gli occhi elettronici lungo il percorso dei tifosi verso la stadio comunale: «L'aspetto importante - ha detto il questore Filippo Santarelli - è che le telecamere saranno in collegamento con le sale operative della questura, dei carabinieri e della guardia di finanza. Al momento sono 35 quelle che vengono utilizzati in occasione degli incontri di calcio. Ora stiamo elaborando un progetto per il collegamento con il sistema centrale nazionale "targhe e transiti”, che ci permetterà di leggere le targhe delle auto che entreranno a Frosinone. Questo ci consentirà, nel caso di vetture sospette - ha concluso - di procedere immediatamente per reprimere eventuali atti criminali».