Spazio satira
Cronaca
22.03.2025 - 12:11
Viaggi "fantasma", dopo la denuncia resa nota nelle scorse ore, presentata da una fedele di Sant'Elia, la parrocchia di Sant’Antonio chiarisce la sua posizione: «Siamo stati truffati, ma stiamo facendo il possibile per risarcire i fedeli».
«A seguito delle notizie diffuse nei giorni scorsi, e in particolare il 21 marzo, giorno della festa di San Benedetto, riteniamo doveroso chiarire la posizione in merito alla vicenda legata ai viaggi parrocchiali che, purtroppo, non hanno avuto luogo - proseguono dalla parrocchia - La scorsa estate, con l’obiettivo di offrire ai fedeli un’esperienza di condivisione e crescita spirituale, abbiamo organizzato, come tante altre volte e con soddisfazione dei partecipanti, alcuni viaggi, tra cui una meta in Giappone e una a New York. Per la gestione logistica e operativa ci siamo affidati a un’agenzia di viaggi che si è rivelata essere gestita da un truffatore, il quale ha incassato le somme versate e poi è scomparso nel nulla, rendendo impossibile la partenza dei pellegrini. Appena compresa la situazione, con senso di responsabilità e grande sacrificio personale, abbiamo restituito l’80% delle somme versate ai fedeli, attingendo dalle nostre risorse personali e con l'accensione di un finanziamento. Nei mesi successivi abbiamo inoltre continuato a incontrare coloro che attendevano ancora il rimborso, stabilendo un piano di restituzione che è stato condiviso con la quasi totalità delle persone coinvolte».
Poi sottolineano: «L’unica persona rimasta fuori da questa soluzione è una donna residente a Sant’Elia Fiumerapido, che ha scelto di non partecipare agli incontri né di aderire al piano di restituzione. È stata proprio questa persona, nei giorni scorsi, a presentare denuncia per truffa nei nostri confronti. Troviamo singolare che questa notizia sia stata resa pubblica proprio il 21 marzo, giorno dell’onomastico di uno di noi e festa del Santo Patrono di Cassino. Tale tempistica appare come un tentativo di gettare ombre sulla nostra attività pastorale e sulla nostra comunità, che da anni si impegna con passione nell’accoglienza, nella solidarietà e nel supporto ai più deboli». A supporto della trasparenza dell'iter seguito, la parrocchia ha anche portato la testimonianza di fedeli già risarciti.
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